Bracconaggio, 119 denunce nel Bresciano

La Guardia Forestale per un mese ha pattugliato le tre valli bresciane, sequestrando armi, uccelli protetti e richiami vivi.

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bracconaggio lombardia wwf(red.) 57 fucili, 16 richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, 134 reti, 497 trappole tipo “sepp” e 1049 uccelli posti sotto sequestro. Sono questi i dati diffusi dal Corpo Forestale dello Stato a conclusione dell’intervento antibracconaggio condotto nelle vallate della provincia di Brescia. Impressionante il numero delle persone denunciate: 119. Lo rivela l’agenzia di Stampa Geapress.
Per quasi un mese i Forestali sono stati impegnati tra le valli del Bresciano (Val Trompia, Val Sabbia, Val Camonica) cercando di ripristinare il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in tema di difesa della fauna selvatica. L’operazione si è articolata in due turni, in ciascuno dei quali una task force di 24 unità del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo forestale dello Stato ha operato al fine di contrastare i bracconieri. Tra le ipotesi di reato segnalate alla competente Autorità Giudiziaria vi è il furto aggravato in danno dello Stato, cosiddetto “venatorio”, la caccia di specie protette attraverso l’utilizzo di mezzi non consentiti e la violazione della normativa sulle armi, tra cui l’omessa custodia ed il porto abusivo di armi.

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