Chiari, la guerra dei vigili all’indecenza

(red.) Un mese di duro lavoro per la polizia locale di Chiari, impegnata per combattere l’indecenza pubblica.
A dicembre i vigili del comando locale sono stati impegnati su diversi fronti nel comune bresciano. Unico obiettivo: riportare la decenza nella quotidianità del paese. Almeno nelle zone dove ultimamente si era fatta più insostenibile. Il primo impegno è stato quello per il miglioramento delle condizioni del sottopasso della stazione ferroviaria. Da tempo il cunicolo era usato come toilette da alcuni viaggiatori, non curanti del via vai del pendolari e dell’impianto di videosorveglianza installato sulle loro teste. Grazie ai filmati i vigili sono riusciti ad identificare tre giovanissimi, pizzicati mentre facevano i loro bisogni nel luogo pubblico. A loro è stata recapitata una multa salata, con cui dovranno fare ammenda del gesto poco civile.
Ma gli uomini guidati dal comandante Michele Garofalo sono stati anche protagonisti della chiusura di un centro massaggi cinese. L’esercizio era stato aperto tre mesi fa. I vigili hanno eseguito una serie di controlli: ad ogni sopralluogo il responsabile tecnico (una donna italiana) è risultato assente. Quindi è scattata una sanzione da 860 euro. A quel punto – fa sapere il comandante Garofalo – il responsabile tecnico si è dimesso e il titolare (di nazionalità cinese e proprietario anche di altri centri massaggi) ha chiuso l’esercizio.
Un altro imprenditore cinese è stato sanzionato dagli stessi vigili ma per un reato completamente diverso. L’uomo, titolare di un supermercato, ha fatto uso scorretto della pubblicità infrangendo le norme. Per l’esattezza aveva lasciato sostare un camioncino adibito all’attività pubblicitaria per più di 48 ore in una zona di parcheggio. La sanzione è stata comminata sia al titolare cinese del supermercato che a quello italiano che gestisce la ditta pubblicitaria.