Confesercenti, Matteo Bozzoni nuovo presidente Faib

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(red.) Il 26 ottobre si è svolta la riunione della FAIB-Confesercenti della Lombardia Orientale che ha nominato Matteo Bozzoni nuovo Presidente della categoria rappresentativa dei gestori impianti di carburante, con la presenza anche della Presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini e del Direttore Stefano Boni.
Matteo Bozzoni, classe 1982 succede a Pietro Buizza, già presidente FAIB, in un periodo certamente difficile e di profonda trasformazione: “I gestori di impianti carburanti sono una categoria di imprenditori con grande forza e dinamismo – spiega Matteo – ed esercitano una professione garantendo un pubblico servizio in condizioni spesso complesse e di non facile gestione anche economica. La sfida, entusiasmante, di questo periodo è riuscire ad interpretare le necessità di una categoria interessata da segnali di grande cambiamento immaginando l’evoluzione della nostra professione. Tecnologia, social media e informatica anche per noi possono giocare un ruolo prezioso, per comunicare in modo semplice e veloce i servizi e il valore aggiunto che mettiamo sui nostri impianti, ma anche per aiutarci nella gestione tecnica e amministrativa. Penso alla complessità nella verifica della fatturazione delle forniture, ai cali termici, alla verifica delle giacenze: credo molto nella formazione e sono certo che attraverso il confronto riusciremo a sviluppare strumenti che possono aiutarci nella nostra vita quotidiana”.

Tanti quindi i temi con cui dovrà quindi confrontarsi il neo presidente, tra cui appunto emerge l’endemico calo degli erogati, anche conseguente all’aumento dei costi del carburante, che MAI corrisponde ad un aumento del margine del gestore. “Ci scontriamo – prosegue Matteo Bozzoni – allo stato attuale con molteplici fattori di crisi: il calo degli erogati e le ridotte marginalità sono elementi che purtroppo spesso costringono il gestore a resistere in condizioni critiche e/o ad investire attivando attività complementari nell’area di servizio; autolavaggio, bar, tabaccherie non di rado sono attività che hanno il principale scopo di supportare il settore della vendita carburanti”.

Si aggiungono poi i non facili rapporti con le compagnie petrolifere, nella stragrande maggioranza proprietarie degli impianti, con cui i gestori hanno un contratto di comodato e fornitura. La sempre crescente complessità nella gestione burocratica e amministrativa, con oneri e spesso sanzioni che colpiscono le imprese in un periodo già complesso per le conseguenze della pandemia:. I costi di gestione, tra cui in primis le commissioni bancarie, che ancora (nonostante il credito di imposta introdotto da qualche anno) riducono drasticamente il già esiguo margine.

“Noi crediamo nella nostra professionalità – conclude Matteo Bozzoni –  e nel valore aggiunto, in termini di qualità del servizio, assistenza e cortesia, che il gestore è in grado di fornire: nostro obiettivo come associazione è che ciò sia riconosciuto sempre più anche dai nostri interlocutori (tra cui in primis le compagnie petrolifere), in modo che venga attribuito il giusto valore al nostro lavoro”.

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