Tangenti, indagato assessore del Pdl

Il nome del bergamasco Marcello Moro intercettato in una telefonata di Locatelli in cui si faceva riferimento a una mazzetta da 50mila euro per i lavori della Brebemi.

(red.) Si amplia l’inchiesta delle Procure di Milano e Brescia su corruzione e traffico illecito di rifiuti in cui risultano indagati anche il politico bresciano Franco Nicoli Cristiani e, tra gli altri anche l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli.
La Procura di Bergamo ha infatti iscritto nel registro degli indagati l’assessore al Personale del capoluogo orobico, Marcello Moro. Quelle che apparivano solo indiscrezioni su presunte indagini “allargate” anche alla Direttisima Brescia-Bergamo-Milano (Bre.Be.Mi) sembrano ora invece trovare una conferma negli ultimi sviluppi.
Il nome dell’assessore bergamasco del Pdl è stato ascoltato in una telefonata intercettata proprio a Pierluca Locatelli, titolare dell’omonima ditta di Grumello del Monte (Bergamo), finito in carcere nel novembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sulla Brebemi.
In quella telefonata, venivano citati un certo Marcello e 50 mila euro, che per gli inquirenti rappresenterebbero una mazzetta da versare al politico bergamasco per un appalto. Il reato ipotizzato dalla procura è quello di corruzione.
Marcello Moro, intanto, si è dichiarato estraneo alla vicenda e ha negato di aver mai ricevuto una tangente, nè di aver mai affidato lavori all’azienda Locatelli in qualità di assessore o presidente del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca.

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