“Salviamo il 118”, presidio al Civile

Domenica mattina manifestazione davanti all'ospedale del comitato di volontari che si oppone alla riorganizzazione del servizio di emergenza.

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(red.) Si oppongono alla chiusura del 118 e lo fanno attraverso un neonato comitato denominato “Salviamo il 118”.
A Brescia infatti, in base a quanto stabilito a luglio con l’avallo del Pirellone, aprirà una delle tre centrali operative regionali del 112, il nuovo numero europeo per tutti i tipi di emergenze.
Una novità che però non convince il mondo del volontariato di pronto soccorso che nella provincia bresciana conta circa 6mila iscritti.
Domenica, per manifestare il propri “no” allo smantellamento del servizio di primo soccorso è stata indetta una manifestazione, con inizio alle 9,30 in piazza Padre Pio da Pietrelcina, nei pressi del Pronto Soccorso del Civile, dove ha sede il Suem bresciano.
Con questa innovazione saranno quattro le centrali operative contattabili componendo il numero unico europeo 112, mentre quelle dei 118 verranno accorpate in sole quattro: Milano, Como, Bergamo e una quarta in una città ancora da stabilire tra Pavia, Mantova e Cremona.
Nella pratica quindi, a breve, la centrale operativa dell’Ospedale Civile, attiva dagli anni ’80, dovrebbe chiudere, ma resterà la base dell’elisoccorso. Gli infermieri che vi lavorano (32), dipendenti dall’Areu, verranno distribuiti sui mezzi di soccorso del territorio.
Di sicuro, in questa fase ancora di elaborazione del progetto, c’è che le centrali di Brescia e Milano saranno operative entro la fine del 2012. Ancora da individuare la sede, predisporre gli interventi tecnologici ed individuare il personale.
La centrale operativa del 118 di Brescia nel 2011 ha gestito 90mila interventi sulla provincia, rispondendo a 160 mila chiamate. Il timore espresso dai volontari è che una gestione centralizzata del servizio possa andare contro la qualità dello stesso. A preoccupare è anche la riduzione del personale che sarà a bordo delle ambulanze: attualmente ogni uscita per una chiamata di soccorso prevede un autista e due 2 volontari, mentre in futuro sarà uno.
Parere negativo sulla riorganizzazione del 118 è stata espressa anche dal consigliere regionale del Pd Gian Antonio Girelli che ha annunciato al sua presenza al presidio.

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