Caffaro, sindaco: “Non vogliamo acquistarla“

Ieri la comunicazione di Del Bono in consiglio, in risposta alla proposta del ministero dell'Ambiente. Così si apre la battaglia legale sullo stabilimento.

(red.) Intorno alla situazione della Caffaro di Brescia resta lo stallo. Ancora di più dopo quanto ha detto ieri, venerdì 18 ottobre, pubblicamente in Consiglio comunale il sindaco Emilio Del Bono. Cioé che l’amministrazione comunale, rispondendo quindi picche al ministero dell’Ambiente, non intende rilevare l’area dello stabilimento. In effetti, da Roma era emersa la necessità che la Loggia acquisisse l’area per poter sbloccare i 77 milioni di euro necessari per la bonifica. E ora, con il no del Comune, si avvierà una battaglia legale tra il dicastero e la stessa Loggia.

Durante la seduta del Consiglio, il primo cittadino ha sottolineato che al momento “la priorità e l’obiettivo sono la bonifica dell’area. Il sito di interesse nazionale affida al Ministero il compito di risanare quegli spazi: non è necessario, ai fini della rinascita di quel polo, definire oggi chi sarà il proprietario. A noi interessa che si acceleri sul Progetto operativo di bonifica, che può e deve procedere a prescindere dalla proprietà pubblica di quel sito” ha detto. E si valuta anche l’ipotesi che l’area possa essere rilevata dalla Regione Lombardia, se non dallo Stato.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.