Acciaierie Venete Sarezzo, nuovo contratto

E' stato sottoscritto martedì mattina dall'azienda e dai vertici sindacali. Aumento del premio di risultato e delle maggiorazioni del notturno.

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    (red.) In data odierna, nella sede dell’Associazione industriale bresciana di via Cefalonia, è stato firmato il nuovo contratto dei lavoratori dell’azienda Acciaierie Venete spa dello stabilimento di Sarezzo (275 dipendenti).
    Per la direzione della società, era presente il direttore del personale Giuseppe Minnici, per le sigle sindacali le Rsu (2 Fim Cisl, 1 Fiom e Uilm) assistiti dagli operatori dei tre sindacati presenti Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.
    Questi i principali punti dell’accordo, votato dal 96% dei lavoratori, che si focalizza in particolar modo sulla sicurezza, tema più volte rimarcato dal segretario generale della Fim Cisl Brescia, Stefano Olivari, e tristemente all’ordine del giorni visto il terribile incidente che, l’anno scorso, causò due morti nello stabilimento di Padova di Acciaierie Venete con conseguente sciopero di 8 ore, su welfare, formazione e aumenti salariali.

     

    – Aumento economico di Premio di Risultato totalmente variabile e cottimo complessivamente di 800 euro circa. (Premio misurato su parametri di qualità, produttività e presenza)

    – Aumento delle maggiorazioni per lavoro notturno (+30%) e sabato (+10%) per lavoratori turnisti

    – Incremento del numero di Rls (Rappresentanti Lavoratori Sicurezza) dagli attuali 3, previsti dalla normativa, a 4, con integrazione e aumento delle ore di permesso disponibili a svolgere attività inerenti il tema della sicurezza.

    – Rafforzamento della discussione con le Rsu su pianificazione della formazione soggettiva prevista dal contratto nazionale Federmeccanica e e maggiorazione delle ore di formazione (+25) al di fuori dell’orario di lavoro

    – Istituzione di cinque commissioni (qualità, sicurezza, welfare, mensa, formazione) che prevederanno il coinvolgimento dei lavoratori anche attraverso un sistema di raccolta dei suggerimenti, utili per contribuire a un miglioramento continuo nei cinque diversi ambiti. Sull’argomento sicurezza si sta inserendo anche un progetto “infortuni zero” che coinvolgerà RSU/RLS/Azienda e lavoratori mediante lo strumento delle commissioni paritetiche.

    – Istituzione di una piattaforma welfare utile ai lavoratori al fine di usufruire della della possibilità di trasformare una quota del premio di risultato (in questo caso aumentata del 10%) in welfare e di poter spendere i fringe benefit previsti dal ccnl (la Fim Cisl di Brescia si renderà parte attiva per analizzare e raccogliere i fabbisogni dei lavoratori, così come fatto in tante altre aziende)


    «Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto – afferma Stefano Olivari, segretario generale della Fim Cisl di Brescia -, in particolare per quanto riguarda ambiente di lavoro e sicurezza. Questi erano al centro del documento programmatico delle Rsu redatto nel febbraio del 2018, punti di arrivo di una discussione sul territorio sfociati ora nell’accordo. Molto importante anche il rafforzamento della partecipazione dei lavoratori».

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