Rigamonti tra australiani, Cellino e la serie A

Ieri incontro in Loggia e sopralluogo allo stadio su cosa sistemare. Avveniristico il progetto della delegazione. E il patron potrebbe dire sì al bando.

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(red.) Quella di ieri, martedì 7 maggio, è stato una giornata intensa intorno allo stadio Rigamonti di Brescia. Da una parte il sopralluogo con il prefetto Attilio Visconti e il questore Leopoldo Laricchia insieme ai vigili del fuoco e anche con il presidente del Brescia Calcio Massimo Cellino. Dall’altra l’incontro tra la delegazione australiana, il sindaco Emilio Del Bono e i capigruppo in consiglio comunale. Per quanto emerso dalla seduta in Loggia, il gruppo da Melbourne guidato dall’ambasciatore australiano in Italia Greg French, sarebbe stata avviata un’interlocuzione sulla base di un progetto, non definito nei dettagli, che la delegazione straniera intende attuare.

Si parla di 25 mila spettatori, un teatro, hotel e centro congressi pienamente integrato nel contesto di Mompiano. Per quanto riguarda il sopralluogo, sono emerse una serie di criticità da sistemare tra telecamere e sala Gos. A livello strutturale si prevede anche la curva sud per gli ospiti e con barriere divisorie e una capienza che può arrivare a 20 mila spettatori. Dall’altra parte il patron Cellino sembra si sia avvicinato all’idea di partecipare al bando per la concessione e chiede al Comune di collaborare visto i tempi stretti.

Infine, una nota particolare emersa da un convegno. La promozione del Brescia in serie A non è solo un toccasana per lo sport, ma anche per la città a livello economico e turistico. Tanto che si parla di 200 nuovi posti di lavoro in più e, secondo i commercianti, l’aumento del valore aggiunto di 36 milioni di euro. Senza dimenticare le strutture ricettive, in particolare in occasione dei match casalinghi contro le grandi squadre.

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