Brescia, mobilità non basta. Aria peggiore in regione

La nostra città maglia nera in Lombardia per il livello di ozono in estate. Eppure si difende bene come trasporto pubblico, mezzi meno inquinanti e sharing.

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(red.) Emergono luci e ombre dal rapporto Captor 2018 di Legambiente a proposito dell’inquinamento estivo e che comprende anche Brescia. La nostra città, infatti, risulta essere la peggiore in Lombardia per l’ozono, ma è al quarto posto in Italia su 50 città ad avere la mobilità migliore in base al Rapporto Euromobility. L’inquinamento dell’aria da ozono che si respira all’ombra della Loggia è registrato dalla centralina Arpa del Villaggio Sereno. Tra maggio e settembre del 2018 ha superato i 120 microgrammi per metro cubo per 101 giorni e rispetto a un fronte massimo di 25. Per diciassette giorni sono stati superati anche 180 microgrammi e una volta addirittura i 240.

D’altro canto, dal punto di vista della mobilità Brescia spicca tra parco mezzi e una rete di condivisione. Ci sono 61 auto ogni 100 abitanti in città ed è al nono posto per i mezzi più inquinanti. Resta nella media anche per veicoli a metano, Gpl ed elettrico-ibrido, mentre spicca per trasporto pubblico locale, piste ciclabili e con tanto di Piano urbano della mobilità sostenibile. Evidentemente il livello di ozono che rende Brescia malsana è collegata anche al clima che da sempre soffre la pianura padana, tra le peggiori in Europa.

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