Olivari (Fim Cisl): “Il governo fa cassa sui giovani”

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    (red.) Centomila posti di lavoro in Italia, duemila circa solo nella nostra provincia, le aziende cercano e non trovano. Lo dicono le ultime ricerche e i dati pubblicati sulla stampa. «Secondo le analisi sono due i fattori che concorrono a creare questo gap – commenta Stefano Olivari, segretario generale della FIM Cisl di Brescia -, da un lato lo scarso raccordo fra mondo della scuola e mondo del lavoro, dall’altro il mancato incontro fra domanda e offerta». Due criticità a cui è necessario, da tempo, porre rimedio.

    «L’alternanza scuola-lavoro, pur con tutte le imperfezioni, è stato un primo passo in questa direzione – sostiene ancora il leader dei metalmeccanici bresciani -. Un’esperienza che, stando a quanto si legge nel Def e nella sua norma di aggiornamento, questo governo intende, invece, mortificare». Più che dimezzate le ore previste, dimezzamento dei finanziamenti, che dagli attuali 100 passano ai 50 previsti oggi, «in questo modo l’alternanza avrà meno tempo e meno denaro a disposizione perfino di quel che succedeva prima della riforma». «E’ chiaro l’obiettivo del Governo che ha necessità di fare cassa in qualsiasi modo possibile – sostiene ancora Olivari -, ma ancora una volta lo fa penalizzando i giovani e questo non è accettabile».

    Sul tema del mismatch fra domanda e offerta per il sindacato dei metalmeccanici di via Altipiani d’Asiago se è ovvio che «così come sono strutturati oggi i Centri per l’impiego sono un semplice punto di smistamento di adempimenti burocratici» è anche evidente che «gli interventi necessari, se mai partiranno, avranno bisogno di tempi lunghissimi, mentre il mondo del lavoro ha bisogno di soluzioni oggi». Ancora una volta, conclude Olivari, «occorre mettere in campo politiche attive, prendendo atto dei mutamenti sociali e strutturali, cosa che non ci pare stia avvenendo: ci si limita a proporre interventi che, ancora prima di nascere, hanno il fiato corto e non risolveranno proprio nulla».

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