Processo Ubi Banca, Bankitalia non parte civile

Ieri a Bergamo si è svolta un'altra udienza e il processo è stato aggiornato al 28 settembre. Le accuse di ostacolo alla vigilanza e influenze illecite.

(red.) Ieri, lunedì 17 settembre, al tribunale di Bergamo si è svolta un’altra udienza nell’ambito del processo a carico di Ubi Banca per le accuse di ostacolo alla vigilanza e influenza illecita sulle decisioni dell’assemblea. Tuttavia, la Banca d’Italia resta come parte offesa, ma ha deciso di non costituirsi parte civile. Al termine dell’udienza, il giudice ha aggiornato al 28 settembre quando il processo dovrebbe spostarsi dal tribunale e verso un’aula più capiente all’università degli Studi della città.

L’accusa formulata a carico degli imputati da parte del pubblico ministero Fabio Pelosi è una sorta di regia che avrebbe deciso le nomine dell’istituto di credito e delle partecipate e influenzato le decisioni dell’assemblea tenendo all’oscuro la Banca d’Italia e la Consob. La seconda si è già costituita parte civile. Sul banco degli accusati ci sono 31 soggetti e ora l’attenzione sarà spostata a fine mese per l’accoglienza delle richieste di parte civile e la posizione delle difese.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.