Polmonite, 183 persone ancora in ospedale

Anche nella giornata di sabato 20 casi di contagio, di natura non determinata. Di 20 persone 15 sono state ricoverate. Indagini proseguono.

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(red.) “Anche nella giornata di oggi, insieme all’ATS Brescia e alle ASST coinvolte, abbiamo monitorato la situazione relativa ai casi di polmonite che si sono verificati a partire dal 2 settembre nei territori della Bassa Bresciana Orientale e dell’Alto Mantovano. Monitoraggio che ci permette di continuare a ritenere di aver superato il picco e che i casi siano in diminuzione”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

“I dati di accesso al Pronto Soccorso – ha spiegato l’assessore – di sabato 15 settembre, raccolti ed elaborati da ATS Brescia e provenienti dalle strutture ospedaliere pubbliche e private presenti sul territorio delle Agenzie di Brescia e Valpadana, presentano 20 casi di polmonite, di natura non determinata. Di 20 persone 15 sono state ricoverate.

“Il numero complessivo dei degenti per polmonite – ha aggiunto – nelle strutture pubbliche e private ad oggi è pari a 183. Ricordo che tra le strutture considerate vi è anche il presidio ospedaliero Spedali Civili di Brescia, in cui sono attivi 1258 posti letto e in cui la presenza di 35/40 pazienti ricoverati per polmonite si verifica con una certa frequenza nel corso dell’anno e non costituisce evento eccezionale per  la struttura”.

I casi accertati come positivi alla legionella sono, a partire dal 2 settembre, complessivamente 39 (di cui 4 in ATS Valpadana).

“Le attività di campionamento delle acque – ha concluso – da parte dei Tecnici della Prevenzione di ATS Brescia sono proseguite anche nel giorno di sabato: dalla data dei primi campionamenti alla data odierna sono stati effettuati 354 campioni di cui 202 in abitazioni, 77 da torri di raffreddamento/evaporazione, 62 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni”.

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