Abusi allieve, processo appello per maestro karate

Carmelo Cipriano tornerà alla sbarra dal 9 ottobre dopo la condanna in primo grado rifilata a oltre 9 anni. Altri tre presunti complici devono risponderne.

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(red.) Tra la fine di settembre e i primi giorni di dicembre il tribunale di Brescia tornerà ad occuparsi di Carmelo Cipriano e di altri tre presunti complici per i rapporti sessuali avuti con alcune allieve minorenni che frequentavano la palestra del maestro di karate a Lonato del Garda. Cipriano tornerà alla sbarra il 9 ottobre per l’appello dopo essere stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 9 anni e sei mesi di carcere per i suoi atteggiamenti che avrebbe avuto tra il 2008 e il 2017. E tra le presunte vittime dei suoi abusi c’è anche una ragazza che avrebbe avuto il primo approccio solo a 12 anni. Arrestato e detenuto nel carcere di Pavia, è accusato di violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minori, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

Il giudice nelle motivazioni di prima condanna aveva parlato di un uomo “incapace di reprimere i propri impulsi e non è certo indice di patologia, ma solo di sfrenato libertinaggio” come riporta Il Giorno dando notizia delle prossime udienze. Nel processo di secondo grado la difesa del maestro di karate cercherà di smontare le accuse delle giovani che lo hanno denunciato e di far capire come l’uomo stia affrontando un percorso psicologico. Ma oltre a lui sono coinvolti altri tre. Si partirà il 27 settembre con il processo di primo grado a carico di due di loro e il 2 dicembre per il quarto membro e che dopo la denuncia era riuscito ad abbandonare i riflettori.

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