Donna scomparsa, chiesta liberazione del marito

Martedì al Riesame si è svolta l'udienza e ora il giudice dovrà decidere. Il legale dell'uomo si ispira anche al fatto che non è stato trovato il corpo.

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(red.) Lo aveva annunciato e così è stato. Martedì 3 luglio l’avvocato bresciano Gianfranco Abate, legale di Abdelmjid El Biti, l’uomo attualmente in carcere per l’accusa di aver ucciso e nascosto il corpo della moglie Alloumi Souad, si è rivolto al tribunale del Riesame di Brescia per chiedere la liberazione dell’assistito. Secondo l’avvocato, infatti, l’idea che non ci sia una descrizione del presunto omicidio, la mancanza del cadavere e anche di una motivazione del delitto farebbero ritenere che l’uomo non sia responsabile.

Tuttavia, secondo il pubblico ministero che ha ottenuto di mandare in carcere l’uomo, i motivi che fanno pensare che l’uomo sia violento riguardano le aggressioni che la donna aveva raccontato alle amiche e le tensioni prima dell’udienza con cui si sarebbe dovuto decidere sulla separazione. Oltre al fatto che nel sacco nero immortalato da una telecamera fuori dalla casa di via Milano a Brescia potesse contenere, secondo gli inquirenti, il corpo della 29enne marocchina. Il giudice ora deciderà se concedere la scarcerazione.

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