Vinitaly, “giornata bresciana” di Confagricoltura

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    (red.) Si è svolta oggi all’interno dello stand nazionale di Confagricoltura la “giornata bresciana” dell’organizzazione al Vinitaly, la rassegna internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona fino a mercoledì.
    Il presidente di Confagricoltura Brescia Francesco Martinoni, accompagnato dal vicepresidente Oscar Scalmana e dal direttore Gabriele Trebeschi, ha visitato la rassegna e incontrato i produttori bresciani. “Vedo grande entusiasmo – dice Martinoni al termine del tour tra gli stand – motivato sia dal numero di visitatori di questa rassegna, in continua crescita, sia dalle prospettive per il vino bresciano, in particolare per quanto riguarda la vendita all’estero: il prodotto del nostro territorio è ormai apprezzato il tutto il mondo e ritengo che l’export resti la strada maestra per crescere”.

    “Confagricoltura Brescia – ha aggiunto il direttore Trebeschi – è al fianco delle imprese agricole per sostenerle a livello burocratico e anche nel cammino di internazionalizzazione”.
    Undici cantine della nostra provincia hanno partecipato alla “giornata bresciana”, in rappresentanza delle 61 cantine associate a Confagricoltura e presenti in fiera: si tratta di Tommasi Family Estates (Lugana), Elisabetta Abrami (Franciacorta), San Michele (Capriano del Colle), Rocche dei Vignali (Valcamonica), Istituto Agrario Pastori (metodo classico), Ambrosini Battista (Franciacorta Brut), Peri Bigogno (Montenetto), Il Mosnel (Franciacorta), Al Rocol (Franciacorta), Emilio Franzoni (Botticino) e Castelveder (Franciacorta).
    Tra gli stand bresciani si respira aria di ottimismo. Lo conferma Massimo Cristini, dell’omonima azienda di Pozzolegno, impresa zootecnica che produce vino da quattro anni: “Partecipiamo per il terzo anno consecutivo a questa fiera e ci accorgiamo di non poter mancare: cerchiamo di lavorare sul territorio, ma questa è un’ottima occasione per farci conoscere anche all’estero”.
    Anche Andrea Peri, presidente dell’Anga di Brescia e produttore a Castenedolo, conferma: “Vinitaly rimane centrale: non è forse il luogo in cui si fanno contratti, perché quel tempo è finito, ma è punto di ritrovo con i propri clienti, anche solo per presentare le novità e rinnovare i rapporti, e con gli agenti”.
    “Ho visto gruppi di giapponesi guidati da donne manager tra gli stand – conclude Martinoni – e questo dimostra l’appeal della manifestazione: sono fiero della nostra partecipazione e della vicinanza di Confagricoltura Brescia alle imprese associate”.

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