Ema Ghidini, condannato anche spacciatore

Davide Calubini, secondo l'accusa, avrebbe comprato l'allucinogeno e poi venduto al 16enne che nel 2013, durante una festa, si lanciò nel fiume Chiese.

(red.) Si torna a parlare di Emanuele Ghidini, il 16enne che il 24 novembre del 2013, mentre partecipava a una festa a Gavardo, nel bresciano, assunse un francobollo di allucinogeno e sotto quell’effetto si lanciò nel fiume Chiese perdendo la vita. Nella giornata di martedì 20 febbraio dal tribunale di Brescia è arrivata una condanna a 2 anni e quattro mesi di reclusione per Davide Calubini che, stando all’accusa, avrebbe comprato la droga durante la festa e poi venduta proprio al 16enne.

Per lui, in rito abbreviato, è scattata quindi la condanna per spaccio e omicidio colposo. Nella vicenda era stato coinvolto anche un altro 16enne, Claudio Berardinelli, condannato anche in appello a 2 anni e un mese. Ora è stato il turno di Calubini che aveva ammesso di aver comprato la droga, ma non di averla ceduta. Così la procura di Brescia, indotta dal giudice, ha eseguito nuove indagini portando alla doppia accusa e alla sentenza.

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