Ecografie gratis ad amici, sospesa medico Civile

Ermanna Chiari, responsabile del laboratorio, non potrà lavorare per due mesi. Riscontrati 800 casi, si indaga su 43. Favoriti anche magistrato e deputato.

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    (red.) Una classica vicenda all’italiana che stavolta coinvolge in pieno l’ospedale Civile di Brescia, o per lo meno una dipendente che ora è stata sospesa dall’incarico per due mesi. Quello che la procura ha scoperto è una serie di prestazioni mediche – circa 800 dal 2012 ad oggi – con l’ecocardiografo, ma di cui i pazienti non hanno pagato il ticket. A finire nei guai, come scrivono il Giornale di Brescia e Bresciaoggi, è Ermanna Chiari, 62 anni, dirigente medico e responsabile del laboratorio in cui avvenivano questi esami. Ad essere favoriti da questa pratica, tra gli altri, c’era un deputato, un medico, un amico della dottoressa, un collega, vicini di casa e persino un magistrato.

    La scoperta di questa pratica, che era diventata un’abitudine, è stata compiuta da parte del pubblico ministero Ambrogio Cassiani, a capo dell’inchiesta, dopo aver ricevuto un esposto anonimo dagli addetti dell’ospedale. Tra l’altro, l’accusata non è nuova a questo genere di attività. Nel 2015, infatti, era stata avviata un’indagine interna dopo che diverse comitive di pazienti russi avevano raggiunto l’Italia e il Civile per sottoporsi alle ecografie, ma senza versare un centesimo. Due specializzandi sentiti in procura hanno detto di essere stati obbligati da un responsabile a cancellare la memoria dei macchinari per non rendere tracciabili i test svolti senza pagamento.

    E ancora, un magistrato, sempre sentito come persona informata sui fatti, ha ammesso di aver svolto un’ecografia senza versare il ticket e nemmeno presentare la prescrizione medica. Nonostante siano quasi 800 gli episodi che sarebbero stati segnalati, la magistratura indaga su circa 43, quelli più recenti e che non rischiano di finire nella prescrizione. E per 3 mila euro non incassati dal Servizio Sanitario Nazionale. Stando alle indagini, due terzi delle prestazioni nel laboratorio avvenivano in questo modo e sono state trovate oltre 7 mila immagini di ecografie anonime perché gli stessi pazienti “amici” non presentavano prescrizione e quindi non erano registrati. Ora il giudice del tribunale di Brescia Luca Tringali ha notificato alla dottoressa l’interdizione dallo svolgere l’incarico.

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