Maestre precarie, fiaccolata di protesta a Brescia

Le insegnanti, con contratti a tempo determinato ormai da 15 anni nel mondo della scuola, chiedono una stabilizzazione di tutti i docenti coinvolti nella vicenda.

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    (red.) Venerdì 19 gennaio, a Brescia, è in programma una fiaccolata di protesta di alcuni maestri e maestre precari, #Iostoconlemaestre, con partenza alle 18 da piazza Rovetta, e arrivo sotto la Prefettura di piazza Paolo VI.

    La fiaccolata, si legge in una nota, è stata organizzata da maestri e maestri bresciani della scuola dell’infanzia e primaria (i diplomati magistrali), entrati in contatto tra loro attraverso i social network e i gruppi su WhatsApp, sopratuttto dalla fine del 2017. “Dopo 15 anni di precariato, infatti, la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del 15 novembre 2017, ha aperto per noi le porte – possibili – del licenziamento. I recenti incontri (16 e 17 gennaio) tra i vari sindacati e il Miur hanno confermato la volontà del Ministero, di fatto, di posticipare ogni eventuale soluzione a dopo le elezioni politiche, “scaricando” la patata bollente nelle mani del nuovo esecutivo (se e quando questo si formerà…)”.

    “Intanto”, aggiungono le maestre, “nella migliore delle ipotesi, a giugno torneremo a essere licenziate, a ingrossare le fila dell’Inps per richiedere l’indennità di disoccupazione e a “sperare” di rientrare in classe a settembre od ottobre”.

     
    La richiesta degli insegnanti invece è un’altra: “La stabilizzazione di tutte e tutti i precari della scuola. Tutti, diplomati magistrali e non. Per questo, dopo lo sciopero dello scorso 8 gennaio, venerdì 18 gennaio torneremo a farci sentire con una fiaccolata a cui abbiamo invitato anche gli altri lavoratori della scuola, le famiglie dei bambini che quotidianamente incontriamo a scuola (fino a quando?!?) e tutti i cittadini interessati al futuro della scuola pubblica, anche a Brescia”.
    Analoghe fiaccolate si terranno a Milano, Torino, Como. Brescia comunque, dopo Milano, è la provincia con il maggior numero di docenti coinvolti.

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