Brescia, detenuto sarà risarcito: carcere anti-dignità

Il presunto boss-scrittore Carmelo Gallico, assolto dalle accuse di mafia, si è visto riconoscere più di 14 mila euro per detenzione in istituti di pena.

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    (red.) Ha trascorso un periodo di detenzione preventiva tra le carceri di Brescia, Cuneo, Nuoro e Rebibbia a Roma, ma per accuse di mafia che poi si sono rivelate non fondate. E le condizioni degli istituti di pena in cui è stato costretto a stare, secondo lui, erano contro la dignità umana.

    Il ricorso di Carmelo Gallico, 54 anni, al tribunale civile di Brescia è stato accolto dal giudice. Di conseguenza la stessa corte ha riconosciuto all’ex detenuto un risarcimento di oltre 14 mila euro. Gallico, difeso dall’avvocato bresciano Andrea Arcai, ha vinto la sua battaglia per opera del giudice Giuseppe Magnoli che ha riconosciuto come le condizioni del detenuto nelle carceri fossero contrarie alla dignità.

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