Dimesso da ospedale, muore bimbo bresciano

Christian Corso, di 3 anni, in vacanza con la famiglia dai parenti napoletani per le feste, era stato portato al Santobono giovedì sera. Venerdì decesso.

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    (red.) Dramma per una famiglia napoletana, ma residente da anni a Bagnolo Mella, nel bresciano, che nei giorni intorno a sabato 30 dicembre si trova a Ercolano, in casa dei parenti, per le feste natalizie. Il loro figlio di 3 anni, Christian Corso, è morto venerdì 29 mattina all’ospedale Santobono, nella località campana, dopo che il giorno precedente era stato dimesso dai medici perché non era stato rilevato nulla di particolare. Il padre Nando, ferroviere a Iseo, con la madre casalinga, una figlia di 8 anni e lo stesso Christian erano ospiti di altri familiari. Nella serata di giovedì 28 il piccolo accusava dolori addominali e i classici sintomi dell’influenza.

    Per questo motivo i genitori lo avevano portato al pronto soccorso dell’ospedale campano per farlo visitare. Subito il suo caso era stato ridimensionato a un codice verde, tanto che era trascorsa un’ora prima della visita del bambino. Poi i medici lo hanno sottoposto a un’ecografia dall’esito negativo e quindi hanno deciso di non disporre alcun ricovero, piuttosto una terapia a base di farmaci e con l’accortezza di far di nuovo visitare il piccolo entro le successive 24 ore. Quindi il ritorno a casa, ma venerdì mattina intorno alle 7 il bambino continuava a presentare dolori ed è stata chiamata un’ambulanza che lo ha trasportato di nuovo al Santobono. Tuttavia, la situazione si è aggravata, tanto da andare in arresto cardiaco e morire al momento dell’arrivo nella struttura sanitaria.

    Un dramma incomprensibile e dalle cause tutte da accertare. Tanto che l’ospedale, attraverso una commissione, ha aperto un’indagine interna, così come fatto anche dalla procura campana. Dalla direzione sanitaria è giunta una nota che porge le condoglianze alla famiglia e si dice intenta a collaborare per valutare l’operato dei medici. Attestati di cordoglio sono arrivati anche dal Comune di Ercolano. E mentre il padre ritiene che il piccolo non sia stato trattato a dovere già nel primo momento in ospedale, al momento è presto parlare di cause.

    Il direttore sanitario Rodolfo Comenna della struttura sanitaria partenopea ha sottolineato che si sta valutando cosa possa essere successo tra il primo trasferimento in ospedale con i sintomi da influenza e poi con l’arresto cardiaco. Aggiungendo che le linee guida e tutte le procedure interne sarebbero state rispettate. Il padre del bambino, Nando, è conosciuto anche nell’ambito sportivo per il calcio amatoriale a Rodengo Saiano, nel bresciano e per aver militato nell’Ercolanese dalla quale è arrivato il cordoglio.

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