Motorizzazione, giornata sospesi davanti a giudice

Martedì gli otto tecnici indiziati per le revisioni "facili" sui veicoli saranno interrogati. Chiederanno di poter svolgere altre mansioni contro paralisi.

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    (red.) Quella di martedì 12 dicembre sarà una giornata importante, dal punto di vista delle indagini, nella vicenda degli otto tecnici degli uffici di Motorizzazione civile di Brescia e Bergamo sospesi per il modo in cui compivano (o non) le revisioni sui veicoli. Infatti, gli indiziati che hanno ricevuto il provvedimento di interdizione da parte della procura di Brescia, saranno interrogati dal giudice delle indagini preliminari.

    A precederli, la visione delle immagini riprese dalle telecamere nascoste e montate dalla procura bresciana dopo alcune segnalazioni per le modalità sospette in cui venivano svolti i controlli di legge sui mezzi. Nel mirino da gennaio del 2017 sono finiti 311 veicoli tra camion e auto. Si parla di presunti controlli marginali o addirittura di certificati di lascia passare e avvenuta revisione pur senza svolgere alcuna verifica tecnica. Gli addetti incriminati, con i loro legali, chiederanno la sospensione del provvedimento almeno per alcune competenze.

    Per esempio, per continuare a lavorare nella commissione patenti e per sviluppare altre pratiche che si stanno accumulando nel tempo. Il problema, infatti, anche per quanto riguarda Brescia, è l’ulteriore penuria di addetti che ha paralizzato la Motorizzazione rendendo ancora più difficile il lavoro di revisione e con tutti gli appuntamenti già fissati. Dagli uffici fanno sapere che si va avanti secondo il calendario stabilito, con una ventina di camion da controllare in ciascun giorno tra martedì, mercoledì, giovedì e sabato e altri 40 per venerdì.

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