Discariche, Aib al Tar contro indice pressione Pirellone

L'associazione industriale parla di "effetti negative sulle imprese bresciane che devono smaltire i rifiuti". Ma i sindaci protestano e si dicono stupiti.

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(red.) I sindaci dei Comuni bresciani che “ospitano” cave e discariche si scagliano contro il presidente dell’Associazione Industriale Bresciana Giuseppe Pasini che ha impugnato al Tar locale l’indice di pressione ambientale ancora più stringente della Regione Lombardia. Si tratta dell’indicatore che il Pirellone ha introdotto per vietare l’allargamento degli impianti e l’apertura di altri nuovi nei paesi dove già si è arrivati al limite.

L’Aib lamenta il fatto che la Regione abbia ristretto ancora di più il campo, dai 160 ai 145 mila metri cubi di rifiuti per chilometro quadrato. Pasini parla di misure che mettono in difficoltà le imprese bresciane che devono spendere di più per i costi di smaltimento. In ogni caso, parla anche di una proposta alternativa che sarà presentata martedì 5 dicembre per risolvere la questione. E i primi cittadini si dicono soprattutto stupiti di questa uscita di Aib a livello ambientale.

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