Siderurgia; “nel 2017 marcato miglioramento”

Nel corso dell'iniziativa Bilanci d'Acciaio organizzato dal sito Siderweb, dove otto aziende del comparto sono state premiatè, è emerso un deciso ottimismo.

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(red.) La filiera siderurgica sta attraversando un momento moderatamente positivo: la redditività, nel corso del 2016, è migliorata e ci si attende che lo faccia ulteriormente nel prossimo anno. Anche di questo si è parlato durante la tavola rotonda che ha chiuso il pomeriggio di lavori per la presentazione di Bilanci d’Acciaio. L’analisi di Siderweb, in collaborazione con il professor Claudio Teodori e Cristian Carini (Università degli Studi di Brescia), ha valutato la situazione reddituale, finanziaria e patrimoniale delle imprese siderurgiche nazionali, attraverso la lettura e l’interpretazione dei dati derivanti dai bilanci di esercizio 2016.

«Se il 2016 ha fatto intravedere un primo passo avanti, nel 2017 ritengo ci sarà un marcato miglioramento dei risultati, sia nel fatturato che soprattutto nella marginalità» ha anticipato Antonio Marcegaglia, presidente dell’omonimo gruppo, a fianco di Am Investco nell’iter di acquisizione di Ilva. «È logico che, nell’ambito di un’operazione così complessa, l’Antitrust europeo prenda più tempo per poter procedere a maggiori approfondimenti. Se qualcuno vuole leggere negativamente questo aspetto lo si può fare, ma non è anomalo – ha detto Marcegaglia in riferimento all’annuncio delle scorse ore -. Sono ottimista per natura. Questo importante asset del Paese va salvato, anche perché non ci sono alternative».

Altra partita ancora aperta è quella di Piombino, cui Acciaierie Venete avevano guardato nel 2014, «ma la nostra proposta era stata respinta, perché riguardava solo i laminatoi». Ha ricordato Alessandro Banzato, amministratore delegato di Acciaierie Venete. «Quello attuale è un momento altamente positivo per chi lavora negli acciai speciali. Si stanno riscaldando i prezzi, anche dei nostri fattori produttivi». E l’Ad del gruppo veneto ha anticipato come questa ripresa apra definitivamente la strada agli investimenti.
Che il momento sia positivo per la filiera dell’acciaio nazionale si è detta convinta anche Mariacristina Gribaudi, amministratore unico di Keyline. «I numeri della filiera possono migliorare se si portano in fabbrica donne e giovani di talento. Ce ne sono molti pronti a rientrare in Italia, dopo il periodo duro della crisi. Apriamo le fabbriche ai giovani, che devono essere pagati per quello che valgono», ha invitato.
«C’è certamente azzurro oltre le nuvole. In futuro non mancherà denaro, ma le componenti di costo dovranno essere riviste. Questa stagione è matura – ha detto Marco Mandelli, responsabile Corporate and Investment Bank di UBI Banca – per fare riflessioni su modalità alternative al debito bancario nel vostro settore».

Al termine del pomeriggio di lavori, ospitato a Milano presso la sede di Coface, è stato consegnato il riconoscimento “Bilancio d’Acciaio”, ideato da Siderweb per premiare i risultati delle aziende che hanno fatto registrare i tassi di crescita e di redditività più alti nel rispettivo comparto, considerate le scelte di finanziamento attuate.
Le aziende presenti nello studio sono state raggruppate in otto categorie, a seconda dell’attività prevalente: produzione di acciaio; prima trasformazione; trafilerie; distribuzione; forgiatura; fonderie; centri servizio; commercio di rottame e ferroleghe. Per ciascuna, la giuria ha selezionato l’impresa vincitrice.

GLI 8 VINCITORI:

Produzione di acciaio – Siderurgica Triestina srl (TS)
Nell’orbita del Gruppo Arvedi (Finarvedi spa), la società da fine 2014 è proprietaria di Ferriera di Servola. È in corso un corposo progetto industriale di messa in sicurezza e rilancio produttivo del sito, il più antico stabilimento siderurgico dell’area industriale di Trieste, di cui ha fatto parte l’avvio dell’attività di laminazione a freddo.

Prima trasformazione – Tubisteel srl (VI)
La società produce tubi saldati, anche di grandi dimensioni, in acciaio inox austenitico, duplex, super duplex, titanio e leghe di nichel. Ha sede a Schio (VI). È presente con i propri agenti in diversi paesi europei ed è attiva in prevalenza sui mercati dell’energia e della chimica.

Trafilerie – Trafileria Lecchese srl (LC)
Trafileria Lecchese ha sede a Olginate (LC). Fondata nel 1966, la società si occupa della progettazione e della realizzazione di fili in acciaio in medio e alto tenore di carbonio. È punto di riferimento per la produzione di molle e funi.

Distribuzione – Olivini Giuseppe spa (BS)
La società è parte dell’Olivini Group spa, che opera nel settore siderurgico dal 1950 e ha sede a Flero (BS). È attiva nella distribuzione di acciaio dal pronto: commercializza profili strutturali in acciaio inox, quali travi, UNP e T laminati a caldo, saldati laser ed estrusi.

Forgiatura – Lucchini RS spa (BG)
Nata nel 1856, la Lucchini RS è specializzata nella progettazione e realizzazione di materiale rotabile (ruote e assili). Con sede legale a Brescia e sede principale a Lovere (BG), la società è dotata di impianti integrati per la produzione e la forgiatura dell’acciaio. Opera a livello globale.

Fonderie – OMS Saleri spa (BS)
La società produce valvole a sfera destinate al settore dell’oil & gas. Ha sede a Odolo (BS); attiva dal 1896 nella fabbricazione di valvole, è negli anni ’60 che ha convertito il proprio ciclo produttivo passando alla fusione dell’acciaio.

Centri servizio – Meccanica Trafilati Martin srl (BS)
La società è specializzata nella foratura profonda delle barre per il settore automotive. Ha sede a Cologne (BS) ed è parte del gruppo ORI Martin, fondato a Brescia nel 1933.

Commercio di rottame e ferroleghe – Ecolfer srl (VE)
Nata negli anni ’50, l’azienda ha sede a La Salute di Livenza (VE). Si occupa di raccolta, selezione e riciclo di rottami ferrosi e di altri tipi di rifiuti. Ha ricevuto il premio Bilancio d’Acciaio anche nel 2014 e nel 2016.

I REQUISITI – Essere inclusi nello studio Bilanci d’Acciaio e avere un valore della produzione annuo per l’esercizio 2016 superiore ai 2 milioni di euro.

LA GIURIA – Presieduta da Claudio Teodori, professore ordinario del Dipartimento di Economia & management dell’Università degli Studi di Brescia, e composta da Stefano Ferrari e Gianfranco Tosini, rispettivamente responsabile e membro dell’Ufficio Studi di Siderweb.

GLI INDICATORI:
1. Tasso di redditività complessiva (ROA riferito all’ultimo esercizio disponibile). 2. Tasso di marginalità sulle vendite, identificato nell’incidenza dell’EBITDA sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile). 3. Redditività delle vendite, identificato nell’incidenza dell’EBIT sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile). 4. Incidenza degli oneri finanziari sull’EBITDA (riferito all’ultimo esercizio disponibile). 5. Rapporto di indebitamento complessivo, identificato dal rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri (riferito all’ultimo esercizio disponibile). 6. Tasso di crescita del fatturato (media dell’ultimo triennio).

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