Lombardia Autonoma, “Sanità e ambiente le priorità”

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(red.) “Questa risoluzione costituisce un primo importante step nella futura trattativa con Roma, per dare seguito a quanto emerso dal Referendum per l’autonomia, votato dai lombardi lo scorso 22 ottobre.” Così Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord e Presidente della Commissione Sanità circa il dibattito in corso al Pirellone sulla risoluzione per l’autonomia.

“Il lavoro che sta alla base di questa risoluzione – spiega Rolfi – è frutto di un percorso condiviso e rappresenta di fatto il mandato del Consiglio regionale al Governatore Maroni per trattare sulle materie per le quali chiederemo al Governo e al Parlamento maggiore autonomia. La volontà favorevole dei nostri cittadini è stata espressa in maniera inequivocabile con il referendum e questo elemento darà la forza alla Regione per il buon esisto della trattativa, specie per quanto attiene i temi di maggiore importanza.
Fra questi vorrei porre l’accento sulle competenze relative alla Sanità. La Lombardia ha dimostrato, con i suoi conti in ordine e anni di buona gestione, di poter ambire a maggiori prerogative in questo ambito fondamentale. Con più risorse e ulteriori competenze potremo avere servizi migliori e più capillari, ridurre finalmente i ticket, cosa che ci è stata impedita dallo Stato nel recente passato, e investire per diminuire le liste d’attesa, togliendo i tetti alle assunzioni, elemento che attualmente rappresenta una delle criticità con cui fare i conti.
Altro fronte essenziale è quello relativo alla tutela dell’ambiente; acquisendo le competenze esclusive si potrebbero intensificare i controlli e si riuscirebbe a porre in essere strumenti legislativi più incisivi per salvaguardare il nostro territorio. In questo senso certe zone della provincia di Brescia, come l’area ad Est della Città, hanno già fatto la loro parte e il cambio di rotta nell’orientamento regionale, avvenuto con la Giunta Maroni che ha introdotto il Fattore di Pressione, costituisce la dimostrazione di una rinnovata sensibilità da parte delle istituzioni. Posta questa premessa ci si trova comunque a dover combattere con vincoli dettati dalla burocrazia romana, troppo spesso sorda al grido di dolore delle nostre comunità. Certamente una maggiore autonomia, anche in questo caso, consentirebbe alla Lombardia di fare meglio la sua parte – conclude Fabio Rolfi – per una piena tutela del nostro patrimonio ambientale”

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