Autonomia lombarda, giovedì la prima riunione

Il Consiglio regionale ha approvato martedì la risoluzione per chiedere più competenze. Dal 9 novembre partono gli incontri agli Affari Regionali a Roma.

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    (red.) Via libera a larga maggioranza in Consiglio regionale della Lombardia, con 67 voti a favore, 1 astenuto e 4 contrari alla risoluzione sull’autonomia che da giovedì 9 novembre consentirà alla Regione di aprire formalmente il negoziato con il Governo sull’autonomia. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza Lega Nord, Forza Italia, Maroni Presidente, Lombardia Popolare, Fratelli d’Italia e Pensionati, con quelli di minoranza del Partito Democratico, Patto Civico e M5S. Astenuta Chiara Cremonesi (Insieme per la Lombardia), contrari i rappresentanti del Gruppo Misto. La risoluzione impegna il presidente Maroni e la delegazione chiamata ad affiancarlo nella negoziazione col Governo ad attenersi agli indirizzi concordati. Si fa riferimento alle 23 competenze dell’articolo 117 della Costituzione, accorpate in sei aree tematiche.

    Area istituzionale: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; Ordinamento della comunicazione; Organizzazione della giustizia di pace. Area finanziaria: coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; Previdenza complementare ed integrativa; Casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Area ambiente, territorio ed infrastrutture: ambiente ed ecosistema: tutela e valorizzazione; Protezione civile; Governo del territorio; Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; Grandi reti di trasporto e di navigazione; Porti e aeroporti civili.

    Area economica e del lavoro: tutela e sicurezza del lavoro; Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; Commercio con l’estero; Professioni. Area cultura, istruzione e ricerca scientifica: Norme generali sull’istruzione (117, secondo comma lett. n) e istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione dell’istruzione e della formazione professionale (117, terzo comma); Beni culturali: tutela e valorizzazione; Ordinamento sportivo. Area sociale e sanitaria (Welfare): Tutela della salute; Alimentazione. La risoluzione approvata recepisce molti dei contributi e delle indicazioni pervenute dalle Commissioni consiliari, dagli enti istituzionali e dalle parti sociali tra cui Anci Lombardia, Unione delle Province Lombarde, Confartigianato, Coldiretti, Confagricoltura, Confcommercio, Confindustria, Unioncamere e Conord.

    Sarà giovedì 9 novembre alle 16, nella sede del Dipartimento per gli Affari regionali, in via della Stamperia a Roma, la convocazione dei presidenti della regione lombarda Maroni e quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Lo dice il sottosegretario Gianclaudio Bressa scelto dal premier Gentiloni come referente per il negoziato. L’incontro di giovedì istituisce la sede paritetica che approfondirà gli ambiti e le materie per i quali i consigli regionali hanno dato mandato ai rispettivi presidenti di avviare la trattativa. L’approfondimento tecnico-giuridico sarà svolto da un gruppo di lavoro formato da tecnici competenti nelle singole materie affrontate. Il gruppo sarà al Dipartimento Affari Regionali. Al termine della riunione sarà stabilito il calendario degli incontri successivi.

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