Montichiari, bollettini falsi per giustificare multa

Due fidanzati avrebbero dovuto pagare 3.700 euro entro due mesi per lo sconto, ma hanno finto di farlo. Fermato anche un pakistano che aveva patente falsa.

Più informazioni su

    (red.) La polizia locale di Montichiari, nel bresciano, è stata coinvolta in un’operazione e in una particolare vicenda nei giorni precedenti a venerdì 3 novembre. Partendo da quest’ultima, al comando si sono presentati un 47enne artigiano e una 45enne cubana con tanto di bollettini postali giustificando di aver pagato una sanzione che era stata loro comminata. Infatti, i due residenti a Calcinato erano stati fermati sulla provinciale 567 a giugno per un normale controllo della Mercedes Classe A con cui si stavano muovendo.

    Così i vigili urbani avevano scoperto che il conducente non aveva mai ottenuto la patente e facendo scattare il fermo del veicolo intestato alla donna. I due erano stati quindi sanzionati con due verbali per un totale di 3.700 euro che avrebbero dovuto pagare entro due mesi per ottenere lo sconto. Scaduto il termine, la multa è arrivata a oltre 15 mila euro e martedì 31 ottobre i due si sono presentati al comando della polizia cercando di dimostrare di aver pagato la prima sanzione e quindi di non dover sborsare i 15 mila.

    Peccato che i bollettini presentati fossero contraffatti, compreso il timbro postale. I due fidanzati sono stati denunciati per truffa aggravata in concorso, falso e contraffazione di sigilli. Nella seconda operazione, invece, gli agenti si sono trovati ad affrontare un pakistano di 36 anni fermato durante un controllo stradale sulla Goitese. Lo straniero, residente a Rovato, ha presentato una patente inglese nonostante fosse in Italia da molti anni. In realtà il titolo di guida era falso. Per lui è scattata una multa da 3.500 euro e il fermo del veicolo.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.