Puegnago, donna morta investita, “pirata“ ubriaco

Eugenio Vaga, 43 anni, arrestato davanti alla sua abitazione poche ore dopo l'incidente di sabato, è stato trovato positivo: oltre tre volte al consentito.

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    (red.) Era ubriaco al volante l’uomo che nella prima serata di sabato 28 ottobre ha investito e ucciso la 38enne albanese Elvira Hoxha a Puegnago del Garda, nel bresciano. Lo hanno appurato i carabinieri di Manerba che dopo alcune ore dall’incidente e nel quale il conducente è fuggito, lo hanno fermato davanti alla sua abitazione. Erano circa le 19 quando la donna stava percorrendo a piedi via Merler in direzione della strada provinciale. Poi, davanti al civico 14, ha deciso di attraversare la carreggiata per raggiungere l’altra sponda nel punto più illuminato e visto che più in avanti un fosso avrebbe reso il percorso più pericoloso.

    E’ stato in quel momento che la Ford Focus station wagon di Eugenio Vaga, 43enne del paese, l’ha colpita in pieno. La 38enne albanese è stata sbalzata prima sul parabrezza dalla parte dell’autista e poi sull’asfalto compiendo un volo di alcuni metri. L’uomo era poi fuggito, mentre una famiglia residente a quel civico è stata la prima ad allertare i soccorsi e ad assistere ai tentativi di rianimazione della donna. Sul posto era poi arrivato anche il marito disperato tra grida e pianti. La donna era stata condotta in condizioni gravissime all’ospedale di Gavardo dove dopo pochi minuti era arrivato il decesso. I carabinieri di Manerba durante la stessa serata, intorno alle 23, sono riusciti a raggiungere il “pirata” visto che l’auto aveva perso la targa anteriore nello scontro.

    L’uomo, subito accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, è stato sottoposto ai test dell’alcol e della droga che hanno certificato come avesse alcol a un livello di tre volte sopra il consentito di 0,5 grammi per litro. I militari che hanno messo le manette all’uomo, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, stanno ancora indagando per capire cosa abbia fatto il 43enne nelle ore successive all’incidente. Nel frattempo altre risposte arriveranno dall’autopsia disposta sul corpo della 38enne.

    Quel che è certo è che ci sono due famiglie distrutte. Da una parte quella della donna, formata dal marito e dai tre figli di 9, 10 e 16 anni. Dall’altra quella dell’uomo che ha due figli. Nel caso della vittima, facente parte di una famiglia che era arrivata un anno e mezzo prima a Puegnago, il sindaco Adelio Zeni ha detto di volerla sostenere attraverso il Comune. La coppia albanese si era integrata in paese, con il padre dipendente in un agriturismo e la donna lavoratrice a Raffa. I famigliari della donna hanno già espresso la volontà di tumulare la 38enne in Albania.

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