Depurazione Garda, confermati 100 mln da Stato

Venerdì il ministro dell'Ambiente Galletti ha annunciato lo stanziamento nel vertice a Salò. Conferma di risorse da Lombardia.

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(red.) Venerdì 27 ottobre al municipio di Salò, nel bresciano, si è svolto l’atteso vertice con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per parlare della depurazione e collettamento del lago di Garda. L’annuncio è arrivato direttamente dallo stesso componente del Governo Gentiloni e cioè che lo Stato destinerà i previsti 100 milioni di euro per l’infrastruttura. In particolare, 60 milioni per la sponda bresciana e 40 per quella veronese. Ma all’appello mancano 120 milioni che dovranno essere reperiti sui territori di competenza.

Su questo fronte l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Terzi in rappresentanza del Pirellone (non c’era il governatore Roberto Maroni) ha sottolineato come la Lombardia collaborerà con i paesi coinvolti. Criticate, invece, le assenze proprio di Maroni e del presidente veneto Luca Zaia per un progetto che il ministro Galletti ha definito di portata nazionale. In effetti, le regioni Lombardia e Veneto, così come il Trentino, sono state sempre restie a discutere e pianificare, anche dal punto di vista delle risorse, l’intervento di depurazione del Benaco. Ma lo stesso Galletti ha anche strigliato l’intera comunità gardesana chiedendo che venga completato e firmato l’accordo di programma, così come terminato il progetto ancora in divenire.

E sempre venerdì, prima del vertice, la presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini ha convocato la maggioranza dei quaranta Comuni legati all’associazione di scopo nata proprio per trovare i fondi al collettore fognario. Dai rappresentanti degli enti locali è arrivata la volontà di compartecipare alla realizzazione della depurazione e collettazione del Garda, di fatto un atto di indirizzo politico. Il futuro vedrà Visano come paese che ospiterà l’impianto, anche se ancora non ci sono certezze, mentre dal punto di vista dei costi, varie risorse per coprire i 120 milioni di euro mancanti arriveranno sicuramente dalla Regione Lombardia. Poi si valuta anche per destinare su questo progetto le imposte di soggiorno riscosse dai vari paesi del Benaco.

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