Pizzo 4.0: A Brescia si chiede con i bitcoin

In una zona di Brescia, dei negozianti hanno trovato una lettera in cui si chiedono soldi in cambio di protezione. Gli estorsori vogliono essere pagati in bitcoins.

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(red.) Si potrebbe pensare che qualcuno abbia fatto uno scherzo di pessimo gusto, ma c’è veramente poco da ridere per i commercianti di via delle Tofane e via Monte Cengio a Brescia. Nella notte di martedì 17 ottobre, sotto le saracinesche dei negozi, ignoti hanno lasciato un messaggio scritto al computer in cui chiedono soldi per non danneggiare i locali.

Una vera propria estorsione, come già era avvenuto lo scorso agosto a Concesio. La lettera precisa che il pizzo è di 50 euro al mese e spiega anche le modalità di pagamento: il denaro va versato con un codice per l’acquisto di bitcoins, la moneta elettronica e non facilmente tracciabile che spesso viene scelta per le transazioni illegali.

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