Arresto maestro karate, lunedì interrogatorio

Sdegno a Lonato dopo le manette a Carmelo Cipriano che per anni avrebbe fatto sesso con le sue allievi minorenni. Qualcuna di loro si era anche innamorata.

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    (red.) Rabbia, stupore, incredulità e tanto disgusto. Sono i sentimenti maggiori che venerdì mattina 6 ottobre hanno risvegliato i cittadini di Lonato del Garda, nel bresciano, dopo l’arresto del maestro di karate Carmelo Cipriano di 42 anni. Nel frattempo l’uomo, accusato di aver avuto rapporti sessuali per diversi anni con le proprie allieve minorenni della palestra, si trova detenuto nel carcere di Canton Mombello a Brescia. Lunedì 9 sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari che ha firmato l’ordinanza di arresto e dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani titolare dell’inchiesta. A incastrare il maestro di karate sono stati soprattutto gli sms e i messaggi delle chat sui social network e Whatsapp inviati alle ragazzine che frequentavano i suoi corsi.

    La palestra che Cipriano aveva inaugurato nel 2007 in via Rassica non era teatro solo delle lezioni della disciplina sportiva, ma diventava anche un luogo misterioso e in cui si sarebbero consumati i rapporti, in particolare nell’infermeria. L’indagine è partita nel momento in cui una madre delle ragazzine coinvolte ha notato lo strano comportamento della figlia. Da lì si è passati alla conferma della ragazza e alla denuncia ai carabinieri. Proprio questa ha rivelato di aver avuto rapporti per due anni, da quando ne aveva 13, con l’istruttore di karate. La sensazione degli inquirenti è che questi atti sessuali andassero avanti persino dal 2003. Infatti, l’uomo prima di fondare la palestra era educatore alla parrocchia di Lonato e avrebbe compiuto rapporti con diversi adolescenti che frequentavano la realtà.

    L’elemento certo è la presenza di quattro ragazze che, attraverso le proprie testimonianze, hanno confermato di aver compiuto atti sessuali con l’uomo. Ma le vittime sarebbero almeno sei e inizialmente nessuna era intenzionata a denunciare nulla. Da una parte, per la vergogna o il rischio di non essere creduti e dall’altra perché lo stesso Cipriano aveva detto loro di non rivelare nulla e, nel caso, di cancellare anche sms e chat compromettenti. Il giudice nell’ordinanza di arresto parla di un uomo che è stato in grado di manipolare le giovanissime.

    Tanto che una di loro, a 16 anni, diceva di essersi innamorata e l’aveva persino fatto conoscere in famiglia. Tutta una serie di elementi che aveva portato la procura di Brescia a indagare e di cui il 42enne era informato, ma non si sarebbe immaginato di finire dietro le sbarre. Nell’inchiesta sono coinvolti anche tre adulti che avrebbero partecipato agli atti sessuali con le ragazze e organizzati proprio dall’uomo. Le giovani avevano dai 12 ai 17 anni nel periodo delle violenze. Un’età delicata, tanto che il sindaco Roberto Tardani, scosso dell’intera vicenda, ha detto di voler proporre progetti e iniziative per salvaguardare le ragazze. Intanto, la pagina Facebook del maestro è stata riempita di insulti.

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