Fusione Ponte di Legno, Vione, Temù: vince no

Niente incorporazione tra i tre comuni della valle. Solo Ponte di Legno si è detto favorevole. Stesso esito della consultazione avvenuta nel 2012.

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    (red.) Niente fusione, nemmeno questa volta, tra i Comuni bresciani di Ponte di Legno, Vione e Temù. Il verdetto è arrivato domenica 1 ottobre dopo le 23 quando si è svolto lo scrutinio dei voti per il referendum nelle tre località della Valcamonica. Lo stesso risultato era già emerso nel 2012 quando si svolse la prima consultazione dando, appunto, l’esito sfavorevole all’incorporazione.

    Domenica 1 ottobre solo i cittadini di Ponte di Legno hanno detto “sì” alla fusione con 606 favorevoli e 417 contrari per un’affluenza del 67%. A Temù, invece, ha vinto il “no” dei 373 contro 338 “sì” e un’affluenza del 74%. Infine, ha prevalso il voto contrario anche a Vione con 300 “no” e 189 favorevoli.

    Qui è andato a votare il 66% degli aventi diritto. Già nei giorni precedenti alla consultazione referendaria erano stati molti quelli che si erano detti contrari alla fusione. Al centro, soprattutto la volontà di mantenere le tradizioni di ciascuno dei tre singoli paesi.

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