Desenzano, clochard in casa privata, assolto

La Cassazione ha annullato la condanna dell'Appello di Brescia nei confronti di un senza tetto che si era rifugiato in un'abitazione sul lago di Garda.

(red.) Era stato condannato in primo grado dal tribunale di Brescia per furto in abitazione, poi confermato in appello, ma derubricato in violazione di domicilio. Questo, perché il senza tetto straniero imputato era entrato in una casa privata a Desenzano del Garda, nel bresciano. Ma lo stesso clochard si era rivolto alla Cassazione, ultimo grado di giudizio, che gli ha dato ragione annullando la condanna a 3 mesi e dieci giorni di reclusione. Secondo la Suprema Corte, non è ritenuto colpevole chi, senza fissa dimora, trova un rifugio d’inverno e di notte in un’abitazione privata.

Nella sentenza depositata giovedì 7 settembre, i giudici parlano delle condizioni del senza tetto indicate dalla Corte d’Appello di Brescia e delle “particolari circostanze di miseria e di emarginazione” e in “considerazione dei motivi a delinquere strettamente attinenti al reperimento di un alloggio notturno”. Questi sono “escludenti una spiccata capacità a delinquere e una maggiore gravità soggettiva che giustificano ampiamente la valutazione di particolare tenuità del fatto”.

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