Remedello, denunciato un bracconiere

Il cacciatore è stato sorpreso mentre raccoglieva uccelli catturati con le reti. Nella sua casa trovati decine di esemplari protetti e varie trappole.

(red.) Nelle ore precedenti a sabato 2 settembre i carabinieri forestali di Brescia hanno denunciato un bracconiere 50enne di Remedello con l’accusa di uccellagione, cattura e detenzione di specie protette e non solo. Conservava oltre 50 esemplari nel freezer della sua casa e usava illegalmente delle reti per catturarli.

Le forze dell’ordine hanno trovato più di 150 metri di reti stese tra i pali e che il cacciatore, con regolare licenza, usava per bloccare le specie più piccole. Il bracconiere, infatti, è stato sorpreso proprio mentre stava raccogliendo gli uccelli e in seguito i carabinieri hanno perquisito anche la sua abitazione. C’erano trappole, richiami elettromagnetici e un prispolone vivo, ma senza anellino di identificazione.

Nel freezer, appunto, decine di uccelli protetti. Il bilancio di due settimane di controlli da parte dei carabinieri forestali ha portato a denunciare 15 persone, sequestrare più di 1.000 metri di reti, 440 trappole tra sep, prodine, cappi, archetti e richiami, morti 450 capi di avifauna protetta, 150 richiami vivi, 20 fucili, 5 pistole e 5 mila munizioni.

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