Maltempo, un giovedì da bollettino di guerra

Val Paghera isolata da due frane, grandine e pioggia su Franciacorta, lago d'Iseo, Garda e in città. Tromba d'aria sul Sebino e un cornicione crollato.

(red.) Ha i contorni di un bollettino di guerra la cronaca del maltempo che anche giovedì 10 agosto, dopo la grandinata di mercoledì 9 tra Garda e Valcamonica, ha colpito la provincia di Brescia. Le zone più interessate sono state ancora il Benaco, cui si aggiungono il Sebino e la Franciacorta, l’hinterland e la città. Una forza tale che i più anziani dicono di non aver mai visto negli ultimi decenni, ma questo è dovuto al caldo intenso e al clima diventato ormai anomalo. Partendo dalla Valcamonica, in Val Paghera ci sono alcune centinaia di persone isolate a causa di due frane che si sono verificate tra mercoledì e giovedì.

La prima riguarda il crollo di una parte di strada che da Ceto porta verso la valle e di conseguenza è stata chiusa al traffico. L’altra è avvenuta il giorno successivo da Braone verso Piazze che era stata l’unica via alternativa dopo il primo smottamento. Ma anche qui un versante a monte si è staccato superando poi il Ponte Lungo e arrivando fino al torrente di sotto. Di fatto, quindi, la Val Paghera resta isolata, anche se giovedì, dopo il sopralluogo di un tecnico della Regione Lombardia sono già stati avviati i cantieri e subito stanziati 100 mila euro per l’emergenza. In valle si trovano un centinaio di ragazzi del campo scuola Tres insieme ai loro animatori, il personale e decine di residenti comunque al sicuro.

Alla spicciolata, diversi giovani hanno percorso a piedi delle “passerelle” create sulle due strade colpite e per consentire di raggiungere valle. Ma i veicoli con cui erano saliti dovranno restare a monte e si prevede che servirà qualche giorno per risolvere la situazione, tenendo anche conto che è previsto l’arrivo di altri ragazzi dopo Ferragosto. Un’altra situazione drammatica arriva dal lago d’Iseo e dalla Franciacorta. Sul Sebino si sono abbattute una violenza grandinata e una tromba d’aria che hanno creato pericoli. Secondo le prime informazioni dal Consorzio, sembra che per fortuna i vigneti non siano stati intaccati pesantemente tenendo conto che la vendemmia è appena iniziata, seppur in anticipo. Al massimo, si segnalano disagi a Borgonato di Cortefranca e Cazzago San Martino, mentre Adro ed Erbusco non hanno avuto problemi su questo versante. Ma venerdì mattina continuerà il controllo.

A Rovato, invece, nel pomeriggio di giovedì si è abbattuta una tromba d’aria che ha scoperchiato una parte di un tetto di una palazzina residenziale, mentre in zona Duomo sono caduti due alberi sui binari della Brescia-Iseo-Edolo facendo sospendere la circolazione ferroviaria per alcuni minuti. Disagi anche sull’autostrada A4 tra Ospitaletto e Rovato dove la grande quantità di pioggia che si è riversata ha trasformato l’arteria in un fiume. A Erbusco si parla di due alberi caduti sulle strade poi recuperati dai vigili del fuoco, mentre tra Ospitaletto e Iseo hanno prevalso la forte pioggia e grandinata.

Sul lago di Garda si è replicata la grandinata di mercoledì creando danni sulle automobili oltre alle varie attrazioni al luna park di Desenzano e agli arredi di bar e nei giardini, tanto che la conta dei danni prosegue. Problemi sono stati segnalati anche in città a Brescia e nella zona dell’hinterland dove le strade sono diventate fiumi. In via Capriolo è crollato un cornicione e per fortuna non ha ferito nessuno, mentre i vigili del fuoco hanno poi messo in sicurezza la zona. Alla Mandolossa, infine, un albero è caduto su un’auto sulla provinciale 11 e il conducente per fortuna ha subito solo lievi ferite. In tutto si parla di circa 70 interventi condotti nel pomeriggio dai pompieri in tutta la provincia. Un vero bollettino di guerra. Le previsioni del meteo indicano maltempo anche per venerdì, mentre sabato è previsto un miglioramento e domenica più stabile.

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