Atb Riva Calzoni: in Nigeria commessa da 23 milioni

L'azienda del gruppo Trombini dovrà fornire entro il 2019 due termopropulsori alla Dangote Refinery, prima raffineria petrolifera privata del paese africano.

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    (red.) ATB Riva Calzoni si è aggiudicata una commessa da 23 milioni di dollari per la produzione e l’installazione di due termopropulsori destinati alla Dangote Refinery, prima raffineria petrolifera privata della Nigeria, che entrerà in funzione nel 2019 con una capacità produttiva di 650 mila barili al giorno.

    Attiva nella progettazione e realizzazione di componenti e apparecchiature elettromeccaniche per i settori petrolifero, petrolchimico e idroelettrico, ATB Riva Calzoni è presente, oltre che in Italia, in Malesia, Etiopia, Colombia, Marocco. Fin dalla sua fondazione, si è posta come obiettivo lo sviluppo della propria attività sui mercati internazionali, offrendo prodotti in grado di soddisfare le esigenze complesse e diversificate del mercato idroelettrico e dell’industria petrolchimica e petrolifera.

    “Il processo di internazionalizzazione che abbiamo intrapreso in questi anni ci porta sempre più frequentemente a operare in nuovi mercati, in Paesi caratterizzati da contesti socio-economici e politici complessi nei quali è necessario operare con strumenti finanziari strutturati ed opportunamente garantiti”, spiega Carlo Scolari, Chief Financial Officer di Fintro spa, holding del Gruppo Trombini di cui fa parte ATB Riva Calzoni.

    Attraverso i rispettivi presidi di Brescia, SACE assicurazioni e UniCredit hanno fornito ad ATB Riva Calzoni le garanzie richieste dal cliente nigeriano per l’esecuzione della commessa, per un importo complessivo di 23 milioni di dollari, a cui si aggiungono i servizi a protezione dei rischi di natura politica forniti da SACE.

     

    Secondo le previsioni del nuovo Rapporto Export di SACE – l’export italiano in Nigeria crescerà del 3,5% nel triennio 2018-2020 grazie alla ripresa dell’economia, dopo una recessione legata soprattutto all’andamento dei prezzi delle materie prime. Il miglioramento delle condizioni economiche porterà a una maggiore disponibilità di valuta forte per le imprese e le banche locali, alimentando così gli acquisti di macchinari dall’Italia, per cui è prevista un’accelerazione tra il 2 e il 3%.

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