Sportello no-gender Prevalle, aperta istruttoria

La ministra Finocchiaro ha risposto all'interrogazione di Lacquiniti (Mdp). Il caso è al vaglio anche dell'Unar. Ci saranno conseguenze in casi negativi.

(red.) Il caso dello sportello no-gender aperto al municipio di Prevalle, nel bresciano, come annunciato, ha raggiunto anche il Parlamento per opera di un’interrogazione presentata mercoledì 26 luglio dal deputato bresciano di Mdp Luigi Lacquaniti. Parla di iniziativa “omofoba e discriminatoria e diffonde teorie sulla famiglia senza alcuna base scientifica”. Per questo motivo ha invitato il Governo a prendere ogni provvedimento possibile.

All’istanza giunta durante il “question time” ha risposto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. E’ emerso che, secondo gli elementi della prefettura di Brescia, l’iniziativa non sarebbe stata lanciata dal Comune, ma da alcune associazioni private che hanno trovato ospitalità nella sede municipale. In ogni caso, la ministra ha sottolineato che la vicenda è sotto esame anche dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni (Unar) e che è stata aperta un’istruttoria.

Se saranno rilevati comportamenti scorretti, si punterà alle conseguenze. Lacquiniti si è detto soddisfatto, aggiungendo però che il Comune, nonostante non sia tra i proponenti, si è detto sostenitore dell’attività dello sportello. Non a caso sui tabelloni luminosi in passato il Comune aveva fatto scrivere di essere contro l’ideologia gender.

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