Lettere al direttore

Acqua Pubblica in mano ai privati? Decidano i bresciani

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(red.) Il Comitato “Brescia Acqua Bene Comune” è da sempre fermamente contrario all’ipotesi di consentire l’ingresso di soggetti privati nella compagine societaria dell’azienda “Acque Bresciane S.r.l.”, azienda alla quale è stata affidata la gestione per i prossimi trent’anni del servizio idrico integrato (acquedotti, fognature, depuratori) nell’intera provincia bresciana. Per tale motivo, abbiamo promosso la costituzione – avvenuta in maniera ufficiale il 22 marzo scorso, Giornata Mondiale dell’Acqua – del Comitato Promotore del Referendum Provinciale sulla gestione pubblica dell’acqua.

L’appoggio fattivo di centinaia di nostre concittadine e nostri concittadini ci ha permesso di intraprendere questo percorso che, ci auguriamo, possa condurre all’indizione di un referendum consultivo nell’intera provincia di Brescia in cui far decidere alla popolazione il futuro della gestione dell’acqua. Una partita troppo importante, dalla quale fino ad oggi la cittadinanza è rimasta sostanzialmente esclusa.

Il 22 giugno scorso il Comitato Promotore Referendario ha quindi depositato ufficialmente presso l’Ente Provincia di Brescia il seguente quesito: «Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?».

Per consentire a questa aspirazione di tradursi in realtà, è necessario – in base al vigente Regolamento provinciale dei Referendum – che a tale quesito deliberino favorevolmente almeno 25 Consigli Comunali di Comuni la cui popolazione complessivamente rappresenti almeno il 3% del corpo elettorale residente nella nostra provincia. E’ indispensabile che finalmente pure le cittadine ed i cittadini dell’intera provincia di Brescia abbiano l’opportunità di far sentire la propria voce su un argomento, quale la gestione del bene “acqua”, dal quale dipende la vita non soltanto nostra ma pure della prossima generazione.

Abbiamo inviato a tutte le 205 amministrazioni comunali della Provincia di Brescia la proposta di delibera per permettere a tutti i nostri concittadini di potersi esprimere sul modello di gestione che preferiscono, pubblico o privato, attraverso un referendum consultivo, un fondamentale passaggio democratico che è mancato nell’iter di costituzione di  Acque Bresciane Srl.

Ci attendiamo che la maggior parte delle amministrazioni comunali siano favorevoli alla proposizione referendaria. 

SI SCRIVE “ACQUA”, SI LEGGE “DEMOCRAZIA”

 Comitato Referendario Promotore

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