Bomba di guerra, è americana e pesa 300 chili

Mercoledì si sono mossi artificieri, polfer e la prefettura per mettere in sicurezza la zona della Piccola Velocità. Si cerca una data per il brillamento.

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(red.) Nella giornata di mercoledì 5 luglio allo scalo della Piccola Velocità di Brescia, in via Dalmazia, sono giunti gli incaricati dalla prefettura, gli artificieri del Genio Guastatori di Cremona, oltre alla polizia ferroviaria, dopo l’ennesimo ritrovamento di un ordigno. I tecnici hanno analizzato la bomba, lunga circa 2 metri, che era riemersa martedì 4 durante alcuni lavori di scavo nella zona per consentire il cantiere della Tav. Si tratta di un ordigno inesploso risalente alla seconda guerra mondiale e sganciato da un aereo americano.

Pesa circa 260 chili, di cui la metà di esplosivo. L’intera area intorno alla bomba è stata transennata e messa in sicurezza ed è stato interdetto l’accesso alle persone non autorizzate. Ora gli artificieri raccoglieranno tutti gli elementi possibili con cui scrivere una relazione che sarà inoltrata alla prefettura. E’ il primo passo formale per consentire di scegliere una data in cui procedere con il brillamento dell’ordigno e capire quali zone e quante persone evacuare.

Nel giorno indicato, alla bomba sarà tolta la spoletta e poi portata in una cava dove verrà fatta brillare in modo sicuro. Esattamente come è successo in aprile a un altro ordigno, trovato a poca distanza da quest’ultimo, all’ex Oto Melara. Insomma, ormai a Brescia sono quasi abituati a questi tipi di rinvenimenti e quindi non dovrebbero esserci problemi sulla sicurezza.

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