E‘ morta Adele, moglie di Giuseppe Soffiantini

(red.) Domenica 7 maggio è morta alla clinica “Domus Salutis” di Brescia, Adele Mosconi, 82 anni, moglie del coetaneo Giuseppe Soffiantini. La coppia era finita al centro delle cronache locali e nazionali per il sequestro dell’imprenditore manerbiese. Era il 17 giugno del 1997 quando uno dei loro dei tre figli, Paolo, si era allontanato da casa. Subito dopo una banda di malviventi aveva cercato di rapirlo, poi avevano raggiunto la villetta della famiglia. Qui avevano legato in cantina la donna, Adele e preso Giuseppe.

La prima venne trovata la mattina successiva e liberata, poi erano iniziate le indagini per cercare e trovare un compromesso con il gruppo di criminali che tenevano sotto sequestro l’uomo. Dopo 237 giorni, il 9 febbraio 1998, Soffiantini da una cabina telefonica a Firenze era riuscito a chiamare la moglie. Era tornato libero. Nel frattempo sono passati 58 anni di matrimonio tra Giuseppe e Adele, di cui gli ultimi tre condizionati dalla malattia che ha colpito la donna.

La sua condizione si è aggravata fino al decesso di domenica. Soffiantini, parlando della moglie, la definisce come una che pensava sempre al futuro ed era severa con sé stessa prima che con la famiglia. E aveva lottato con dignità e sofferenza contro la malattia. La sua salma tornerà a casa dalla Domus Salutis lunedì 8, mentre martedì 9 maggio alle 9,30, nella chiesa di Manerbio, si svolgeranno i funerali. La donna, oltre al marito, lascia tre figli e nipoti.