Incendio boschi Bienno, arrestato il piromane

E' Oscar Bellicini, 23enne residente in Valcamonica. A inizio gennaio aveva dato fuoco per poter poi operare il bracconaggio. Ora si trova in carcere.

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(red.) Il 4 gennaio aveva dato fuoco ai pascoli di larici e abeti per un fronte di circa 10 chilometri tra Prestine e Bienno, dal Bazena al passo Crocedomini, in Valcamonica, nel bresciano. A distanza di tre mesi è stato identificato, rintracciato e arrestato il piromane. Si tratta di Oscar Bellicini, 23 anni, residente nella valle. Lunedì 3 aprile i carabinieri forestali, insieme al sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani che ha condotto le indagini, lo hanno raggiunto a casa notificandogli un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice. Poi è stato trasferito in carcere e rischia una condanna da 1 a 5 anni di reclusione.

Gli inquirenti sono arrivati al giovane dopo aver esaminato diverse immagini riprese dalle telecamere e che immortalavano il 23enne alle prese con i roghi. Tanto che ai primi di gennaio un fronte di 300 ettari di boschi andò in fumo, mentre i mezzi antincendio non poterono fare altro che spegnere le fiamme, riducendo la zona in cenere. Ad allarmare è anche un’altra situazione. Lo stesso giovane su Facebook aveva commentato con sdegno le immagini che mostravano il fuoco sui boschi camuni. Ma alla fine si è scoperto che era stato proprio lui.

Il motivo, semmai ce n’è uno? Bruciare i boschi avrebbe portato la Protezione civile e i mezzi a domare il rogo creando una sorta di terreno fertile per far rinascere altra erba. In questo modo gli animali sarebbero stati attirati e il 23enne avrebbe potuto praticare il bracconaggio. Infatti, questo è il secondo neo a carico del giovane. Lunedì, durante l’arresto, i militari hanno voluto perquisire l’abitazione trovandogli armi, archetti e teaser per la caccia di frodo. Il bracconiere piromane sarà sentito dal giudice delle indagini preliminari di Brescia per la convalida del fermo.

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