Calcio, crisi Brescia, Curva Nord: “Via Brocchi“

Duro comunicato dei sostenitori contro l'allenatore delle rondinelle. "Incompetente, tu non puoi aiutarci a salvarci". E chiedono alla società di esonerarlo.

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(red.) La vittoria casalinga per 4-1 contro il Cittadella di venerdì 24 febbraio (con i padovani in dieci per quasi tutta la partita) è stata solo un palliativo. Mentre la sconfitta di lunedì 27 nel turno infrasettimanale a Bari è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Al centro c’è il Brescia calcio di mister Cristian Brocchi. E il maggiore imputato della situazione è proprio l’allenatore. Tanto che la Curva Nord ha emesso un comunicato in cui chiede alla società di esonerare il mister. “Adesso basta! Siamo completamente stufi di questa situazione. La Curva Nord è stufa, anzi tutta la tifoseria bresciana è stufa!

Stiamo parlando di una città che continua a ricevere delusioni su delusioni, da parte di una squadra di amorfi e di un allenatore incompetente che con il suo operato, sostenuto tra l’altro dalla società del Brescia Calcio, ci stanno portando sempre più velocemente verso la linea di non ritorno. Di questo passo la retrocessione in Lega Pro è inevitabile – si legge nella nota.- Vogliamo chiedere a coloro che gestiscono il nostro Brescia dal punto di vista operativo di rendersi conto di ciò che sta accadendo e di prendere provvedimenti seri e reali, senza scuse campate in aria come quelle che vengono appioppate ai giornalisti.

Perchè è inutile continuare a parlare quando i risultati parlano chiaro. Cinque punti in otto partite sono la chiara dimostrazione che così non va e che il Signor Brocchi, con tutto il rispetto per l’uomo che è e che non ci permettiamo di infangare, deve andarsene! La società valuti di esonerarlo al più presto perchè come allenatore non può assolutamente aiutarci. Questo è l’appello di una tifoseria che vede la propria passione calpestata. La stessa tifoseria che ha sempre sostenuto e seguito la squadra per tutta Italia, anche nei momenti peggiori, e che sicuramente non merita un tale assenteismo da parte dei dirigenti e in primis dell’allenatore, se così si può chiamare”.

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