Evasione, presidente Darfo calcio tra arrestati

Gezim Sallaku insieme al commercialista, al fratello Saimir e con un altro imprenditore. Per loro sono scattate le manette dell'operazione di giovedì.

(red.) Dalla conferenza stampa di giovedì mattina 9 febbraio a Brescia sono emersi i primi dettagli sull’operazione “Laguna 2” che ha portato all’arresto di quattro persone, di cui tre imprenditori e un commercialista. L’attività, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla procura, ha fatto anche iscrivere quaranta persone nel registro degli indagati e al sequestro di 13 milioni di euro. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale attraverso l’uso e l’emissione di fatture false per operazioni inesistenti.

A finire in manette sono il presidente albanese del Darfo Calcio Gezim Sallaku, il fratello Saimir, un altro imprenditore e il commercialista del presidente. Il sequestro condotto dalle Fiamme Gialle ha coinvolto diciotto aziende, 70 immobili, una barca e cinquanta auto. Il gruppo albanese, attivo tra il lago d’Iseo e la Valcamonica, si sarebbe aggiudicato diversi appalti concedendo ampi ribassi in gara grazie all’emissione di fatture false. Il presidente del Darfo era già finito in manette nel 2016 per bancarotta fraudolenta, turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di beni. Aveva patteggiato 2 anni e nove mesi di reclusione.

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