Valcamonica: si allarga il fronte degli incendi

Sopra Bienno fiamme alte fino a 20 metri per un rogo largo una decina di chilometri. Brucia la montagna tra Nodà e Pian di Campo. Giovedì i Canadair.

(red.) Un centinaio scarso di uomini  delle squdre anincendio sono impegnati contro un fronte di oltre dieci chilometri di fuoco che sta devastando con fiamme alte anche una ventina di metri le montagne della media Valle Camoninica, tra la statale 345 in località Nodà di Bienno e Pian di Campo, sopra Campolaro e sotto il rifugio Bazena, nella zona del monte Tabucco che appartiene al gruppo dell’Adamello.

Secondo gli investigatori tutto è partito da due focolai individuati nel primo pomeriggio di mercoledì 4 gennaio, quasi certamente di origine dolosa e appiccati nei pressi della strada, che si sono propagati velocemente e hanno fatto andare in fumo circa 60/70 ettari di pascoli e di boschi, alimentati dalla siccità dovuta alla stagione senza pioggia e dal forte vento che tira nella zona.

Solo all’alba di giovedì ha potuto iniziare l’intervento degli elicotteri e dei Canadair, gli aerei antincendio della Regione Lombardia. Mentre con i vigili del fuoco di Breno e di Darfo e gli agenti della Forestale sono in campo anche uomini della Protezione Civile.
Naturalmente si sono mossi anche i carabinieri di Breno con quattro autopattuglie che hanno chiuso la strada provinciale a Degna. Il passo Crocedomini è bloccato da barriere NewJersey.

Ma questa disgrazia ambientale è difficilmente affrontabile solo da terra e gli uomnini si sono preoccupati soprattutto della salvaguardia delle baite, delle cascine e delle seconde case presenti nella zona. Viene tenuta sotto controllo anche la situazione della colonia di Pian di Campo, del comune di Cividate Camuno.

Sul monte di Bienno, Breno e Cividate, le famiglie che hanno abitazioni sono state invitate a lasciare vuote  le case, per evitare pericoli nel caso il fronte del fuoco si ampliasse. In preallarme i gestori del rifugio Bazzena, che ospitano un gruppo di scout di Lovere, mentre a Campolaro i gestori dei rifugi Belvedere e Sempreverde sono rimasti sul posto.
All’inizio di questa settimana sono già stati distrutti dalle fiamme 40 ettari di bosco in località Caprena, sopra Corteno Golgi.

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