Anfo, non più di 20 migranti ospiti al residence

(red.) I richiedenti asilo arrivati ad Anfo, nel bresciano, alla fine di ottobre, resteranno in paese per diversi mesi, ma non in più di 20. Lo ha annunciato l’assessore lombardo alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali che giovedì 3 novembre ha raggiunto la comunità valsabbina per un sopralluogo. Attualmente al residence “Tre Casali”, finito al centro della bufera, ci sono 47 migranti. Ma tenendo conto che la popolazione di Anfo è di meno di 500, vuol dire il 10% di presenze.

L’assessore è arrivata ad Anfo con il viceprefetto Salvatore Pasquariello, Luca Dagani in rappresentanza del comune, oltre ai carabinieri. Una delegazione di istituzioni e forze dell’ordine, quindi, per verificare le condizioni in cui i rifugiati si trovavano all’interno della struttura. Sono tutti ospiti di una cooperativa di accoglienza che si è vista autorizzare dalla prefettura la sede dove portare i migranti. La situazione ha mandato in allarme il paese, tanto che il caso è stato affrontato anche in tv a livello nazionale.

Ma la notizia è che all’interno ne resteranno al massimo 20, mentre gli altri saranno trasferiti in nuove comunità. Anche se i venti sono comunque ritenuti troppi dal sindaco Umberto Bondoni. “Eravamo disposti a ospitare una o due famiglie, questa non è integrazione”. L’assessore Bordonali ha anche sottolineato, come spesso fa, il fatto che la maggior parte sono clandestini e non rifugiati in fuga da guerre o persecuzioni. Intanto, sabato 12 novembre ci sarà un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione.