Strage piazza Loggia, ricorso in Cassazione

Gli avvocati di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, condannati all'ergastolo nel secondo appello, hanno chiesto a palazzo Cavour di pronunciarsi.

(red.) La strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974 a Brescia, con l’uccisione di otto persone e il ferimento di altre 102 per lo scoppio di una bomba, si prepara a tornare in tribunale. Gli avvocati di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, condannati all’ergastolo in appello nel luglio del 2015 per essere ritenuti rispettivamente il mandante e uno degli organizzatori dell’attentato, hanno depositato il ricorso in Cassazione.
I due legali Mauro Ronco e Marco Agosti lo avevano annunciato e nei giorni precedenti al 15 ottobre hanno portato tutta la documentazione al palazzo di piazza Cavour a Roma. Nei ricorsi si contesta l’interpretazione dei giudici della Corte d’Appello ai quali era stato rinviato il processo da parte della Cassazione che aveva annullato la precedente condanna all’ergastolo. Gli avvocati parlano di “interpretazione contraddittoria”, mentre il legale di Tramonte ritiene errata la presenza del proprio assistito alle riunioni di preparazione dell’attentato e alla messa in opera quel 28 maggio.

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