Brescia, nomine docenti, scoppia il caos

Sono intervenute anche le forze dell'ordine per calmare gli animi venerdì durante il reclutamento degli insegnanti a 48 ore dall'inizio delle lezioni.

Più informazioni su

(red.) Una vera e propria “guerra tra poveri” quella che si è scatenata venerdì mattina 9 settembre all’ufficio scolastico provinciale di via Sant’Antonio a Brescia. Centinaia di insegnanti sono stati costretti ad assieparsi in fila, lungo le scale dell’ingresso, per la giornata di nomine, dalle elementari alle superiori, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico da lunedì 12. Un problema riguarda proprio il fatto che questa pratica è stata eseguita in ritardo, solo 48 ore prima dell’avvio delle lezioni che porteranno 158 mila studenti bresciani tra i banchi.
Ma il disagio maggiore si è verificato nel momento in cui venivano reclutati solo i docenti delle vecchie graduatorie, lasciando a bocca asciutta quelli che avevano vinto il ricorso in tribunale in estate. Mentre il concorso è ancora in ritardo e quindi diversi insegnanti potrebbero vedersi messi dietro la cattedra solo ad anno iniziato. Una situazione che ha creato guai maggiori soprattutto tra i docenti delle elementari, tanto da far accendere lo scontro. Così in sede sono dovuti intervenire i carabinieri con la polizia e la Digos per calmare gli animi.
La situazione è tornata alla normalità solo nel momento in cui il dirigente dell’ufficio territoriale Mario Maviglia ha promesso un incontro, ma confermando che le direttive a Brescia non cambieranno. Almeno che non venga deciso diversamente dal ministero dell’Istruzione. Quello che emerge dalla giornata campale di venerdì è una situazione decisamente caotica. Diversi insegnanti che avevano vinto il ricorso si sono trovati con il punteggio zero e quindi ultimi, minacciando di ricorrere a vie giudiziarie. Meno problemi, invece, per le medie e le superiori. I numeri non sono ancora precisi, ma certamente da lunedì diverse cattedre saranno ancora vuote e altre occupate da supplenti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.