Fiera e PalaEib, 7,5 milioni da Camera Commercio

Via Einaudi ha approvato lo stanziamento per dare nuovi capitali all'Immobiliare. Risorse per sistemare via Caprera e costruire l'impianto sportivo.

(red.) Via libera al rilancio della Fiera di Brescia e alla ristrutturazione del PalaEib per un impianto sportivo da 5.200 posti. Martedì 19 luglio il consiglio della Camera di Commercio ha approvato la variazione di bilancio, con lo stanziamento di 7,5 milioni di euro per ricapitalizzare la società Immobiliare. Altre risorse, fino ad arrivare a 11,5 milioni, giungeranno da Aib e Banco di Brescia e da realtà ancora non definite. Dallo stesso ente di via Einaudi usciranno anche 577 mila euro all’anno a favore della propria azienda speciale Pro Brixia per pagare l’affitto da 670 mila dell’edificio di via Caprera e in cui organizzerà gli eventi.
Le risorse, precisamente 7,480 milioni della Camera di Commercio serviranno a costruire il palazzetto dello sport e a sistemare la Fiera con interventi di efficienza energetica. Mercoledì 27 luglio ci sarà poi l’assemblea dei soci dell’Immobiliare per approvare il bilancio del 2015 in perdita di 1,8 milioni e ratificare l’aumento dei capitali con cui potrà mettere mano ai due progetti. Tenendo conto che il PalaEib, al termine dei lavori, sarà consegnato al comune di Brescia come compensazione per gli oneri. Pro Brixia, che gestirà gli eventi nella Fiera per sei anni, con l’opzione per altri sei, sarà chiamata a organizzare spazi, convegni e appuntamenti nell’ottica di rendere l’edificio aperto a più mansioni e quindi polifunzionale. E sul 2016 sono già previsti nove eventi.
Su questa pratica, in particolare sulla Fiera, ci sta mettendo gli occhi anche la Regione Lombardia che vede una buona occasione. Ma con delle condizioni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’assessore lombardo al Turismo e Sviluppo Economico Mauro Parolini chiede che ci sia integrazione tra Brescia e Montichiari. Magari continuando a puntare sulle fiere nella bassa e sugli eventi e convegni in città. Insomma, secondo l’assessore sarebbe sbagliato se i due enti si facessero concorrenza invece di collaborare, tenendo conto che a livello nazionale si punta sui grandi poli. Per questo motivo Parolini valuta anche la possibilità che la Fiera di Brescia possa far parte della rete regionale degli incubatoi per artigiani e dipendente dal futuro polo tecnologico nella vecchia area milanese di Expo.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.