Sentenza Cottarelli, cugini Marino ricercati

Vito e Salvatore sono latitanti dopo la terza condanna in appello all'ergastolo per la strage di Urago Mella. Per i due non è la prima volta che succede.

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(red.) I due cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino sono latitanti dopo la sentenza di condanna all’ergastolo, la terza inflitta in appello, per la strage della famiglia Cottarelli. Il 28 agosto del 2006, nella villa della famiglia bresciana a Urago Mella, come ha verificato la magistratura, i due parenti avevano ucciso Angelo Cottarelli, la moglie Marzenne Topor e il figlio Luca di 16 anni. Martedì 31 maggio dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano è arrivata la sentenza di condanna al carcere a vita. Nella stessa occasione è stato diramato un provvedimento di cattura per entrambi, attualmente ricercati. I due imputati, infatti, avevano partecipato alla prima udienza del terzo procedimento d’appello, ma poi non si erano più fatti vedere né alla seconda e nemmeno all’ultima, quella della sentenza. Non è la prima volta che i due cugini si comportano in questa maniera.
Dopo il pronunciamento del giudice nel primo processo di secondo grado a Brescia, con la condanna all’ergastolo (poi annullata dalla Cassazione), Vito e Salvatore erano stati ricercati per mesi. Poi, tramite le forze dell’ordine, vennero arrestati uno a Tenerife, in Spagna e l’altro vicino a Trapani. Successivamente, dopo la ritrasmissione degli atti per un nuovo processo, i due erano tornati liberi. Fino al secondo procedimento, stavolta a Milano, quando l’ergastolo portò i militari a premunirsi. Tanto che uno venne arrestato direttamente in tribunale e l’altro nel capoluogo siciliano di cui sono originari. Poi è giunta l’ennesima cancellazione da parte della Cassazione e il terzo processo d’appello che si è chiuso martedì. E la storia si ripete, con i due che risultano latitanti. Per cercarli sono state attivate le squadre mobili di Brescia, Milano e Trapani.

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