Tanko, chiesto processo per 48

"Secessionisti" accusati di terrorismo per un'associazione con cui costruire un carro armato per entrare a Venezia. Ci sono anche bresciani.

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Tanko(red.) Potrebbero finire alla sbarra i 48 secessionisti lombardo-veneti che, secondo l’accusa formulata dalla procura di Brescia, avrebbero formato l’associazione “Alleanza” con l’intento di occupare piazza San Marco a Venezia. Tanto che in un capannone di Padova avevano costruito una sorta di carro armato con cui avrebbero avuto l’intenzione di entrare nella piazza tra le più celebri al mondo. Per loro, tra i quali ci sono anche 24 Serenissimi che erano stati arrestati nel 2014, il sostituto procuratore Leonardo Lesti ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di terrorismo. Al contrario, per le posizioni di A. C. e Paolo Montanari è stata avanzata l’istanza per l’archiviazione. La scoperta del carro armato rudimentale, il cosiddetto Tanko e del gruppo avevano portato agli arresti di 19 uomini e 5 donne.
Tra loro c’erano anche i bresciani Roberto Abeni, Michele Cattaneo, Stefano Ferrari, Corrado Manessi e Angelo Zanardini che rimasero due settimane nel carcere di Canton Mombello. Furono disposti i domiciliari, invece, per Giancarlo Orini ritenuto ideatore del gruppo accusato di terrorismo. Nei mesi successivi il tribunale del Riesame li aveva scarcerati facendo cadere l’ipotesi di terrorismo e considerando Brescia incompatibile a favore di Padova dove il Tanko venne costruito. Dal punto di vista delle indagini, il mezzo cingolato si trova ancora a disposizione dei Ris di Parma per verificare gli elementi tecnici come possibile arma. Nei giorni successivi a martedì 2 febbraio il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia fisserà l’udienza per decidere sul rinvio a giudizio.

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