Brescia Due, truffata da falso avvocato

Nel quartiere don Bosco una 76enne è stata raggirata da un presunto legale che chiedeva soldi per il figlio della donna dopo un finto incidente.

Truffa falso avvocato(red.) La cronaca bresciana sulle truffe ha provocato un’altra vittima. Il raggiro è andato in scena in una casa del quartiere don Bosco a Brescia Due dove di prima mattina una donna di 76 anni ha risposto al telefono fisso che stava squillando. Dall’altro capo della linea c’era un individuo che si qualificava come un avvocato dicendo che il figlio della signora, di cui ha fornito le generalità esatte, si trovava in una caserma dei carabinieri dopo aver commesso un incidente stradale. E’ così scattata l’ennesima truffa sul falso sinistro in cui un presunto legale chiede soldi a un parente diretto, meglio se anziano. Nell’episodio in questione, il finto avvocato ha chiesto 4 mila euro per poter “liberare” l’uomo dalle presunte pressioni delle forze dell’ordine.
Ma di fronte al diniego di una cifra così imponente e sentendosi dire che la signora avrebbe voluto chiamare un’altra persona di fiducia, le ha chiesto di pesare i gioielli che aveva in casa. Così sarebbe stato in grado di avere un bottino da circa 1.000 euro insieme all’oro. A distanza di pochi minuti la signora riceve un’altra chiamata da una persona, con la voce somigliante, che si qualifica come il figlio della donna chiedendo alla madre di dare tutto ciò che le avevano detto in precedenza. Ma quando si è interrotta la comunicazione, la donna ha scoperto di non poter più fare chiamate perché il telefono era stato “bloccato”. Poi passa dalla sua abitazione l’incaricato del finto avvocato prendendo soldi e gioielli che erano stati chiesti. Nei momenti successivi quando contatta i familiari scopre di essere stata truffata. Ennesimo episodio nel bresciano.

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